Chip AI: NVIDIA contro le restrizioni USA

NVIDIA spende $1M per il lobbying sui chip

da | Giu 4, 2025 | 0 commenti

NVIDIA investe quasi un milione di dollari in lobbying per cercare di aggirare le sanzioni USA sui chip AI destinati alla Cina

Nel primo trimestre del 2025, NVIDIA ha speso quasi un milione di dollari per fare pressione sul governo degli Stati Uniti. L’obiettivo? Influenzare le politiche di controllo sulle esportazioni che impediscono all’azienda di vendere chip AI avanzati, in particolare le GPU H20, al mercato cinese.

Il contesto: restrizioni sempre più rigide

Dopo le misure iniziate dall’amministrazione Biden e rafforzate da quella Trump, NVIDIA si è trovata in seria difficoltà nel vendere le sue soluzioni AI a uno dei suoi mercati più importanti: la Cina. Le restrizioni, imposte per evitare un possibile uso militare dell’intelligenza artificiale da parte del governo cinese, hanno colpito duramente le entrate previste.

La strategia di lobbying

Secondo i documenti ufficiali depositati al Senato, NVIDIA ha intensificato la propria attività di lobbying nel tentativo di allentare le sanzioni. L’azienda ha dichiarato apertamente che tali restrizioni potrebbero far perdere agli Stati Uniti il dominio nel settore dell’intelligenza artificiale, lasciando spazio a competitor cinesi.

Nonostante le pressioni, le autorità americane hanno comunicato a NVIDIA che servirà una licenza di esportazione per poter vendere le H20 in Cina o a entità collegate al paese. L’azienda ha stimato una perdita di 5,5 miliardi di dollari solo nel primo trimestre, con ulteriori 8 miliardi di mancati guadagni nel trimestre successivo.

lobbying nvidia

Impatto sugli investitori

Sorprendentemente, le azioni di NVIDIA sono aumentate dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, nonostante l’impossibilità di spedire 2,5 miliardi di dollari di prodotti. Tuttavia, nel documento 10-Q inviato alla SEC, l’azienda avverte che potrebbe non riuscire a creare una versione approvata dei suoi prodotti per il mercato cinese dei data center, rischiando così di essere completamente esclusa da quel settore.

Una posizione delicata

Il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha sottolineato che limitare le esportazioni potrebbe portare a una perdita di competitività a vantaggio delle aziende cinesi. I funzionari governativi, però, rimangono fermi: i chip AI potrebbero essere usati contro gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

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