Recensione ed analisi completa del nuovo processore da gaming AMD Ryzen 7 5800X dotato di 8 core / 16 thread a 4.7GHz; descrizione, benchmark, gaming e considerazioni sul rapporto prezzo / prestazioni
Lo scorso 5 Novembre AMD ha introdotto sul mercato le nuove CPU AMD Ryzen 5000 basate sulla nuova architettura “Zen 3“, in grado, come vedremo, di alzare ulteriomente l’asticella in merito alle performance delle proprie soluzioni, già notevoli già con la famiglia 3000.
Lo scopo dell’azienda era quello di andare a primeggiare non solo in ambito multi-core / multi-thread, dove già con le soluzioni della precedente generazione era riuscita nel suo scopo sedendosi sul trono, ma soprattuto in ambito single-core / single thread, ovvero utilizzando quei software che sfruttano molto la potenza di calcolo del singolo core, come ad esempio i videogiochi, segmento che sta molto a cuore all’azienda che vedeva la concorrenza di Intel ancora leggermente avanti in merito a performance in senso assoluto in questo ambito…Dunque sarà riuscita AMD in questo intento e scalzare Intel dalla vetta in ambito gaming? spoiler alert: Si!
Analizzeremo dunque oggi nel dettaglio una soluzione di fascia medio-alta facente parte della nuova generazione di processori Ryzen di AMD, dunque ci accingiamo ad analizzare specifiche tecniche e soprattutto le performance di un gioiellino di casa AMD e lo faremo proprio in questo articolo: AMD Ryzen 7 5800X – Recensione completa.
Come ormai gli appassionati e gli esperti del settore sapranno AMD ha deciso di chiamare la sua nuova generazione di processori basati sull’architettura Zen 3 “Ryzen 5000”, saltando di netto la numerazione “4000”, questo perché l’azienda ha voluto allinearsi fin da subito con le nuove APU Mobile AMD Ryzen 5000 in arrivo l’anno prossimo (2021) per i notebook, soluzioni che saranno anch’esse basate su architettura Zen 3.
Ma quali sono dunque le migliorie che l’azienda ha voluto apportare a questa nuova generazione di CPU e che riescono ulteriormente a spingere i processori oltre il limite già raggiunto con la serie 3000?
Il segreto sta in primis nell’IPC (Instruction Per Cycle) che sta ad indicare il numero istruzioni che la CPU risce ad eseguire per ogni ciclo di clock; l’azienda infatti sono anni che riesce nell’impresa di migliorare questo valore e quindi l’efficienza dell’architettura delle proprie soluzioni, aspetto fondamentale dal momento in cui non è sempre possibile aumentare la frequenza dei processori a causa di vari aspetti come temperature, consumi e limiti fisici del silicio e che si trasforma in un indicatore per quanto riguarda le performance di una architettura soprattuto in ambito single core.
AMD in questa pratica è diventata “maestra” riuscendo generazione dopo generazione ad aumentare questo valore e quindi le performance generali delle proprie CPU, ad esempio per quanto riguarda la serie Ryzen 5000 l’azienda dichiara un IPC aumentato del 19% rispetto alla generazione precente, aspetto non da poco; ma a cosa c’è dietro?
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Architettura AMD Zen 3 vs Zen 2
Per colmare il gap che l’azienda aveva con la storica rivale Intel, un passo avanti in ambito singlecore / gaming fino ad ora, AMD ha deciso di rivedere e “riordinare” interamente la sua architettura interna andando a perfezionare il già ottimo lavoro svolto con la precedente generazione Zen 2; il primo aspetto che salta immediatamente all’occhio analizzando le specifiche che arrivano direttamente dall’azienda di Sunnyvale è quello che vede l’utilizzo, all’interno della nuova architettura Zen 3, di un singolo Core Complex (CCX) per ogni Core Comple Die (CCD) contentente 8 CPU Core al contrario delle precedenti soluzioni 8 Core che prevedevano l’utilizzo di due CCX (4 CPU Core ciascuno) all’interno di ogni CCD.
Se questo aspetto può sembrare poca roba, in realtà si traduce in un enorme miglioramento nell’efficienza nello scambio di dati soprattutto per quanto riguarda l’accesso da parte di ogni CPU Core alla memoria Cache L3; questo perché prima la memoria Cache di terzo livello era divisa in due partyi (16MB ciasciuna nei modelli con 8 core) e per tanto se un core che si trovava posizionato in un CCX differente da quello dove risieteva il dato salvato in Cache L3 (pensiamo ad un CPU Core nel CCX1 e il dato nella Cache L3 nel CCX2), questo doveva andare a “pescare” dall’altra Cache utilizzando il Bus di comunicazione tra i due CCX, ovvero l’Infinity Fabric; nell’architettura Zen 3 questo non è più necesssario proprio perché ora la Cache L3 da 32MB si trova tutta nello stesso CCX dei CPU Core, permettendo un abbassamento delle tempistiche di scambio di informazioni e quindi un aumento di IPC pari e quindi performance.
Al momento della pubblicazione di questo articolo l’azienda ha presentato sul mercato 4 modelli di AMD Ryzen 5000, si parte dalla soluzione Ryzen 5 5600X dotato di 6 core / 12 Thread per passare al Ryzen 7 5800X 8c/16t fino alle due soluzioni di punta della famiglia Ryzen 5000, ovvero il Ryzen 9 5900X dotato di 12 core / 24 thread e l’AMD Ryzen 9 5950X dotato di ben 16 core / thread.
Riportiamo di seguito la tebella con l’elenco delle CPU Ryzen 5000 attualmente disponibili.
Per spiegare più nel dettaglio l’architettura Zen 3 è doveroso descrivere velocemente anche la struttura Chiplet di AMD che prevede appunto l’utilizzo di uno o più CCD (che contengono all’interno un CCX da 8 Core) collegati ad un unico cIOD mediante il bus Infinity Fabric.
Come visto dunque un singolo CCX è dotato di 8 CPU Core ma AMD ha in commercio anche soluzioni con 6 Core (Ryzen 5600X), 12 Core (Ryzen 5900X) e 16 Core (Ryzen 5950X); come sono fatte sotto il profilo dell’architettura queste soluzioni? molto semplice.
Sotto il punto di vista tecnico ed architetturale l’AMD Ryzen 5 5600X ed il Ryzen 7 5800X sono del tutto identici con la differenza, sostanziale, che due degli otto core presenti all’interno del CCX del Ryzen 5600X sono disabilitati, diversamente dal Ryzen 5800X.
Per le soluzioni più potenti, ovvero il 5900X dotato di 12core e il 5950X dotato di 16 core AMD ha inserito nel DIE due CCX da 8 CPU Core ciascuno; nella versione 5900X, analogamente come per il 5600X due Core per ciascun CCX sono disabilitati portando il totale a 12 core (6+6), mentre nella versione di punta abbiamo tutti e 16 i core abilitati (8+8).
In questi casi entrambi i CCD sono collegati all’unico cIOD presente nella CPU e comunicano tramite l’Infinity Fabric.
Un aspetto da rimarcare in merito a questa tecnologia è relativo al consumo di queste CPU; nonostante le migliorie e l’aumento di performances l’azienda è riouscita a mantenere un TDP piuttosto contenuto, che non supera i 105W nella sua declinazione più potente.
Dunque grazie a questa novità l’azienda è riuscita ad aumentare del 19% l’IPC, facendo balzare di netto le performance dei propri processori in single core andando non solo a colmare il lieve gap presente con Intel in ambito gaming, ma addirittura superandolo, divenendo l’azienda leader, al momento, sia per quanto riguarda le performance multicore che singlecore.
AMD Smart Access Memory & mainboard per AMD 5000
Tra le novità introdotte da AMD con la nuova generazione di processori AMD 5000 vi è la Smart Access Memory, una tecnologia che permette al processore di poter accedere a tutta la memoria VRAM presente nella scheda video, a patto che la scheda video sia una AMD di ultima generazione, quindi AMD Radeon RX 6900 XT / AMD Radeon RX 6800 XT / AMD Radeon RX 6800 e che la CPU sia installata su una scheda madre dotata di chipset AMD 500 (X570 / B550); per approfondire le informazioni relative all’architettura Zen 3 e soprattutto scoprire quale scheda madre acquistare per Ryzen 5000 e sfruttare al meglio anche la tecnologia Smart Access Memory vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento ” Migliori schede madri per AMD Ryzen “
AMD Ryzen 7 5800X specifiche tecniche
Dopo aver analizzato da vicino l’architettura Zen 3 della quale il nuovo processore AMD Ryzen 7 5800X è dotato andiamo a vedere più da vicino le caratteristiche tecniche dello stesso.
Come già accennato il Ryzen 5800X è dotato di 8 Core / 16 Thread e dunque per quanto visto pocanzi è facilmente intuibile come la tale soluzione sia costutita da un singolo CCD con un CCX completo da 8 Core tutti attivi e 32MB di Cache L3, mentre la Cache di secondo livello ammonta a 4MB.
La frequenza operativa di questa CPU è pari a 3.8GHz (base) e raggiunge i 4.7GHz in fase di Boost mantenendo un TDP di 105Watt; il prezzo di lancio di questa soluzione è di 449 dollari.
Purtroppo al momento la reperibilità di queste soluzioni è molto limitata ed i prezzi, come tutti gli oggetti tecnologici usciti in questo periodo (pensiamo alle schede video Nvidia / AMD o alle console PS5 / Xbox Series X), sono letteralmente alle stelle.
Questa soluzione si presenta come ideale per una piattaforma da gaming che non lascia spazio a compromessi di nessun tipo se si affianca una VGA di ultima generazione (Nvidia RTX 3000 / Radeon RX 6000) in grado di non fare da collo di bottiglia per questo portento di CPU che, non l’abbiamo citato prima ma lo diamo per scontato essendo una tecnologia presente già nell’architettura Zen 2, gode del pieno supporto PCIe 4.0.
AMD Ryzen 7 5800X sistema e metodologia di test
Abbiamo testato l’AMD Ryzen 7 5800X utizzando una mainboard ASUS ROG STRIX X570-E Gaming aggiornata all’ultimo BIOS disponibile affiancando la scheda alla solita MSI GeForce GTX 1080Ti Armor OC 11G che, nonostante sia una soluzione tutt’ora in grado di regalare ottime performance anche con i giochi più recenti, risulta esser un collo di bottiglia per la CPU alle risoluzioni più alte, utilizzando i dettagli al massimo, come vedremo ed approfondiremo tra poco.
Nella tabella sottostante le caratteristiche tecniche della piattaforma con la quale sono sati condotti i test.
Abbiamo dunque testato il prodotto con benchmark sintetici e videogiochi a risoluzioni diverse: in primis abbiamo comparato le performance con la CPU AMD Ryzen 3700X utilizzando la risoluzione di 1280×720 impostando i dettagli sui preset “medi”, in modo tale da evitare qualsiasi tipo di collo di bottiglia da parte della scheda video e andando dunque a verificare effettivamente quanta differenza prestazionale c’è tra il Ryzen 7 5800X vs AMD Ryzen 7 3700X, due soluzioni facente parti dello stessa famiglia di processori, e fascia di mercato, ma di due generazioni diverse; siamo ovviamente consapevoli che difficilmente qualcuno acquisterà questa soluzione e la affiancherà ad una scheda video come la 1080Ti (assimilabile ad una RTX 2070s) o superiore per giocare a questa risoluzione.
Un test di questo tipo, inoltre, può esser utile inoltre per coloro che vogliono il massimo del framerate disponibile in ambito gaming da utilizzare con alcuni titoli dove un valore più elevato in questo frangente può fare la differenza e per coloro che vogliono magari sfruttare a pieno monitor con frequenze di aggiornamento elevato 120Hz / 144Hz.
Successivamente, dunque, andremo a riportare il risultato dei test in game effettuati come di consueto alle risoluzioni di 1920×1080, 2560×1440 e 3440×1440; in questo caso noteremo un livellamento delle prestazioni con le altre soluzioni in quanto la scheda video arriva al suo limite e non riesce a sfruttare al meglio tale CPU, appiattendone le performance.
Di seguito l’elenco dei test effettuati:
ELENCO TEST SINTETICI
- Cinebench R15
- Cinebench R20
- Corona Benchmark
- Blender
- Handbrake
- Pov-Ray
- V-Ray Next
- 7-Zip
- 3DMark
ELENCO TEST WEB
- Google Octane 2
- Mozilla Kraken
- Speedometer 2.o
- WebXPRT 3.0
ELENCO TEST GAMING
GIOCHI DIRECTX 11
- Crysis 3
- Metro Last Light (anche in 720 vs Ryzen 7 3700X)
GIOCHI DIRECTX 12
- Battlefield V
- Red Dead Redemption 2 (anche in 720 vs Ryzen 7 3700X)
- Metro Exodus (anche in 720 vs Ryzen 7 3700X)
- Shadow Of Tomb Raider (anche in 720 vs Ryzen 7 3700X)
- Tom Clancy’s The Division 2
- Forza Horizon 4 (anche in 720 vs Ryzen 7 3700X)
AMD RYZEN 7 5800X BENCHMARK: TEST SINTETICI
Dai test sitentici si evince come le performance dell’AMD Ryzen 7 5800X siano notevoli; il balzo in avanti rispetto alla precedente generazione è evidente, basti confrontarlo con il 3800XT per rendersene conto, addirittura notiamo come in alcuni test il Ryzen 5800X faccia registrare performance superiori persino al Ryzen 9 5900X, una CPU dotata di ben 12 core / 24 thread.
L’aspetto più interesante, però, è appunto verificare come in singlecore le prestazioni dell’architettura Zen 3 siano su un altro piano rispetto allo Zen 2; complimenti ad AMD.
AMD RYZEN 7 5800X BENCHMARK: TEST WEB
AMD RYZEN 7 5800X vs 3700X: 720p
Riportiamo di seguito i risultati relativi ai test effettuati alla risoluzione di 1280×720 confrontando il Ryzen 7 5800X vs Ryzen 7 3700X in test gaming dove la VGA non influisce sulle performance e le due CPU sono libere di esprimersi al massimo delle loro potenzialità; questa situazione è ipoteticamente comparabile alla risoluzione 1440p utilizzando una VGA di ultima generazione come la AMD Radeox RX 6800 XT che, ovviamente, permetterebbe al Ryzen 7 5800X di esprimere al massimo tutta la sua potenza, e viceversa.
Notiamo come il divario tra le due soluzioni, che ricordiamo esser sulla stessa fascia di mercato ma di due generazioni diverse, sia veramente netto; in Shadow Of Tomb Raider arriviamo a registrare addirittura una differenza di 50FPS tra le due soluzioni.
Il trend si ripete con gli altri giochi testati dimostrando come AMD sia riuscita perfettamente nel suo intento di migliorare le performance in ambito singlecore e quindi in ambito gaming, andando a raggiungere la vetta.
AMD RYZEN 7 5800X BENCHMARK: GIOCHI DIRECTX 11
AMD RYZEN 7 5800X BENCHMARK: GIOCHI DIRECTX 12
Nei nostri classici test effettuati alle risoluzioni standard e impostando i dettagli al massimo è facilmente intuibile come l’AMD Ryzen 7 5800X sia fortemente limitato dalla scheda video MSI GTX 1080Ti Armor OC 11G che, nonostante ci permetta di giocare senza problemi a tutte le risoluzioni, blocca le performance della CPU in esame, livellando le sue prestazioni con quelle della generazione passata, facendo registrare giusto un lieve miglioramento, pochi frame.
La situazione sarebbe decisamente cambiata se al posto della GTX 1080Ti avessimo utilizzato una scheda video di ultima generazione Nvidia RTX3000 o AMD Radeon RX 6000, le quali avrebbero fatto registrare un notevole distacco tra il Ryzen 5800X e tutte le altre soluzioni da noi provate.
Questo dunque ci fa capire come nonostante la GTX 1080Ti sia tutt’ora una scheda video molto potente, in grado di faci giocare senza problema a qualsiasi titolo, questa inizi a chiederci di “andare in pensione” in quanto la nuove generazioni di CPU sono talmente potenti che neanche un mostro come la 1080Ti 11G (che ricordiamo è comparabile ad una 2070 Super) è in grado di gestirle al 100%.
Se deciderete di acquistare un processore AMD Ryzen 5000 e vorrete sfruttarlo al 100% ricordatevi dunque di acquistare una VGA di ultima generazione, altrimenti vi dovrete “accontentare” di performance castrate.
AMD RYZEN 7 5800X CONCLUSIONI
voto: 9/10
Siamo dunque giunti alla fine dell’articolo ” AMD Ryzen 7 5800X – Recensione “e possiamo dire che siamo forse di fronte all’inizio di una nuova era, sicuramente di fronte una ventata di aria fresca che mette in subbuglio realmente il mercato e il mondo del PC Gaming.
AMD dopo anni passati ad inseguire Intel sotto il punto di vista prestazionale, soprattutto in ambito singlecore, ha fatto centro, e lo ha fatto magistralmente immettendo sul mercato delle CPU rivisitate rispetto alla precedente architettura che, ricordiamo, era già riuscita a spodestare la concorrenza dal podio delle performance in ambito multicore.
L’azienda di Sunnyvale ha fatto l’All In, per usare un termine pokeristico, andando ad agguantare il primato in quanto a performance anche in ambito singlecore e, quindi, in ambito gaming.
L’AMD Ryzen 7 5800X è un processore da gaming senza compromessi, in grado non solo di aumentare ulteriormente le prestazioni in applicazioni che sfruttano il multithreading ma impennando drasticamente le performance in gaming lasciandosi alle spalle, senza guardarsi indietro, la vecchia generazione che, come abbiamo visto nel test a 720p, fa registrare picchi di 50FPS in meno su CPU facenti parte dello stesso segmento di mercato nella precedente gen, il tutto mantenendo un TDP di 105W, davvero un portento.
Le nuove tecnologie, tra l’altro, permenttono di sfruttare al meglio anche le schede video di ultima generazione (pensiamo infatti all’AMD Smart Access Memory), necessarie per godere appieno della potenza di queste nuove soluzioni che altrimenti risultano, come abbiamo visto, “stoppate” da schede video non in grado di mantenere il passo, per quanto potenti possano essere ancora oggi.
Dunque AMD con la nuova generazione di CPU, con l’AMD Ryzen 7 5800X ed a maggior ragione con il Ryzen 9 5950X ha sfornato l’elite delle cpu da gaming, le soluzioni più potenti attualmente acquistabili per giocare, almeno fino a Gennaio, quando Intel lancierà sul mercato la nuova linea Intel 11 Gen. con ‘Intel i9-11900K e affini….ed allora tutto sarà nuovamente in discussione, ma per ora, “Ode ad AMD“.
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