come pulire il processore dalla pasta termica

Come pulire il processore dalla pasta termica 2024

da | Dic 9, 2023 | 0 commenti

Scopri i migliori metodi di rimozione della pasta termica dal processore, per una dissipazione del calore ottimale nel tempo

Come pulire il processore dalla pasta termica? L’assemblaggio di un moderno PC desktop è una operazione decisamente più alla portata di tutti rispetto al passato, quando l’hardware era più voluminoso ed “anonimo”, oltre a richiedere una competenza piuttosto specifica in ambito configurazione, sia dal punto di vista del montaggio vero e proprio che degli aspetti legati alle impostazioni dei driver.

Per quanto riguarda il montaggio del processore, non ci sono grosse differenze rispetto al passato; troviamo sempre un alloggiamento (il socket) di varie dimensioni e tipologie che variano in base al produttore della CPU, dove trova posto il processore.

Ovviamente, non è possibile utilizzare il PC senza che al di sopra del processore venga collocato il dissipatore di calore; in commercio sono disponibili tantissime tipologie di dissipatori, ognuno con proprie caratteristiche, ma tutti necessitano per funzionare al meglio dell’applicazione della pasta termica, senza cui il dissipatore non riesce a raffreddare in maniera adeguata la CPU, che potrebbe andare incontro a rotture o blocchi del sistema per le temperature troppo elevate. Anche i più efficaci dissipatori a liquido necessitano della pasta termica, e la sua rimozione è importante almeno quanto la corretta applicazione, come vedremo meglio in seguito.

La pasta termica svolge bene il suo lavoro solo per un periodo di tempo limitato, dato che dopo un numero variabile di anni tende a seccarsi eccessivamente, non garantendo più una dissipazione adeguata; in questi casi, è fortemente consigliata la rimozione e la sostituzione della pasta termica, operazione che deve essere compiuta rispettando un determinato procedimento, utile anche nei casi in cui si cambi spesso processore, per i motivi più disparati.

In questo articolo andremo a descrivere come pulire il processore dalla pasta termica, dove indicheremo la giusta procedura per una resa termica impeccabile e duratura; prima di procedere con la trattazione, è utile un piccolo approfondimento su cosa è la pasta termica, e sulle varie tecniche per l’applicazione, dato che una quantità eccessiva di pasta può avere effetti controproducenti e ridurre all’atto pratico le prestazioni in ambito di dissipazione.

Cosa è la pasta termica

La pasta termica (o meglio pasta termoconduttiva) è un prodotto necessario per la conduzione del calore tra la superficie del processore, denominata in gergo IHS (Integrated Heat Spreader), e la piastra di raffreddamento di qualsiasi dissipatore, sia esso ad aria od a liquido. In pratica, si tratta della parte superiore della CPU, per intenderci quella dove troviamo impresse le sigle di ogni modello (in particolare sulle CPU AMD), un guscio protettivo che è poggiato sul processore vero e proprio, e che svolge anch’esso una funzione di trasmissione del calore generato.

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Entrando più nello specifico, si tratta di una sostanza compatta ma facilmente spalmabile, caratterizzata da un elevato grado di conducibilità termica; è questa la funzione principale della pasta termoconduttiva, che viene posizionata esattamente fra l’IHS ed il dissipatore, consentendo lo scambio di calore e quindi il governo delle temperature.

Esistono molte tipologie di pasta termica (a base di argento, ceramica, siliconica con polvere di zinco, diamanti sintetici), e la scelta di una determinata composizione dipende dal tipo di prestazioni che si vogliono ottenere. Recentemente si sono aggiunti anche altri tipi di soluzioni, basate sul metallo liquido, con un elevato grado di efficienza ma anche caratterizzate da conducibilità elettrica, da usare con attenzione per evitare potenziali danni ai componenti.

Abbiamo accennato alla possibilità che la pasta termica possa perdere di efficacia con il passare del tempo, in base a diversi fattori (uso più o meno intenso del processore, overclock, ecc…); sarebbe buona norma sostituire con cadenza annuale la pasta termica, e per farlo nel migliore dei modi è opportuno seguire una ben precisa procedura, anche se non si tratta di niente di particolarmente complesso, assolutamente alla portata di tutti gli utenti.  

Rimozione del dissipatore dall’IHS del processore

Il primo passo da fare su come pulire il processore dalla pasta termica è ovviamente la rimozione del dissipatore; in base alla tipologia di dissipatore presente, si dovrà prestare attenzione alla rimozione degli ancoraggi al socket ed alla scheda madre, magari consultando la guida all’uso del proprio modello. I dissipatori forniti assieme al processore sono solitamente più semplici da rimuovere (alcuni sono anche dotati di pasta termica preapplicata).

Per semplificare la rimozione del dissipatore e quindi della pasta termica, sarebbe opportuno portare la CPU alla tempertura più alta possibile prima dell’operazione; qualsiasi pasta termica cambia il suo stato in base al calore, cioè tende ad essere più malleabile all’aumentare della temperatura e, viceversa, più dura (simile a stucco) a temperature via via più basse

Sarebbe consigliabile accendere il PC e farlo lavorare con un carico esoso, al fine di aumentare al massimo la temperatura del processore; così facendo, la pasta termica diverrà più morbida, consentendo una rimozione del dissipatore più agevole una volta spento il PC.

Il modo migliore per rimuovere il dissipatore (una volta smontate le viti di ancoraggio alla scheda madre) è quello di ruotarlo alternativamente verso destra e verso sinistra, con micro-movimenti, senza forzare e, soprattutto, senza strappi verso l’alto; se la pasta risultasse particolarmente dura, l’estrazione del dissipatore potrebbe danneggiare il processore, mentre con movimenti leggeri a rotazione è possibile separare senza danni il dissipatore dal processore.

Rimozione della pasta termica dal processore – prima fase

Una volta rimosso il dissipatore, non rimane che pulire il processore dalla pasta termica residua; una parte di essa infatti resta a contatto col dissipatore, mentre il resto rimane a contatto del processore, ricoprendolo come una sorta di patina più o meno stratificata, in base alla quantità di pasta applicata precedentemente.

Le operazioni su come pulire il processore dalla pasta termica possono essere influenzate dalla tipologia di pasta termica presente, che presenta varie caratteristiche di viscosità e densità, ma il metodo più utilizzato nella totalità dei casi è quello di rimuovere in una prima fase il grosso della pasta termica, utilizzando gli appositi pannetti in dotazione con alcune paste termiche, o in mancanza di essi un tovagliolo di carta, senza fare una pressione eccessiva per evitare di “grattare” l’IHS (ovvero la parte metallica sopra la CPU che conduce il calore verso la dissipazione), in quanto eventuali micrograffi potrebbero ridurre la superficie a contatto con il dissipatore.

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Teniamo a precisare che queste operazioni sono adatte sia ai processori AMD che ai processori Intel, con le dovute differenze a livello fisico, in quanto i processori AMD sono praticamente tutti di tipo PGA, mentre i processori Intel di tipo LGA, e si trovano alloggiati in una sorta di capsula.

Rimozione della pasta termica dal processore – seconda fase

La rimozione della pasta con tovaglioli o pannetti deve essere compiuta con la massima attenzione, in quanto la pasta termica tende a depositarsi sui bordi del processore, arrivando in zone del socket dove non dovrebbe esserci; per una pulizia completa occorre utilizzare i batuffoli di cotone, a cui aggiungere alcune gocce di alcool. La quantità di alcool deve essere dosata con cura, dato che se il batuffolo è troppo secco potrebbe provocare dei micro-solchi sull’IHS, mentre se troppo umido e gocciolante potrebbe spargersi sulla scheda madre, creando potenzialmente dei problemi, in caso di avvio del PC prima dell’evaporazione completa.

L’alcool va a rimuovere completamente ogni traccia di pasta termica grazie alla sua azione solvente, rendendo di nuovo lucido l’IHS e pronto per una nuova applicazione della pasta termica; se sul processore fossero presenti residui di pasta termica secca, andare ad applicare nuova pasta non sortirebbe gli effetti sperati, dato che la superficie a contatto deve essere perfettamente sgombra.

Per risultati ancora migliori, consigliamo di procedere anche con la pulizia del dissipatore, con un tovagliolo o pannetto imbevuto di alcool; se entrambe le superfici sono totalmente sgombre, si riporta tutto alle condizioni di fabbrica, permettendo alla nuova pasta termica di essere efficace al 100%.

Applicazione della nuova pasta termica

Una volta rimossa la pasta termica dal processore e dalla parte a contatto del dissipatore, occorrerà procedere con l’applicazione di nuova pasta termica. Come abbiamo accennato in precedenza, occorre prestare attenzione alla giusta quantità di sostanza da applicare, perché se la pasta termica è troppo abbondante non è in grado di scambiare in maniera adeguata il calore proveniente dall’IHS del processore.

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Per poter stendere la pasta termica in maniera omogenea, il metodo più utilizzato è quello di applicare un chicco di pasta termica al centro del processore; in questo modo, la pressione esercitata dal dissipatore consentirà di spargere la pasta termica su tutta la superficie dell’IHS, permettendo una dissipazione ottimale.

Altri metodi meno usati comportano di spalmare la pasta termica con una piccola spatolina prima del montaggio del dissipatore, ma sconsigliamo questa procedura, dato che non consente di dosare la giusta quantità, oltre a non garantire una distribuzione omogenea sulla CPU.

Conclusioni su Come pulire il processore dalla pasta termica

Siamo giunti alle conclusioni di questo articolo su come pulire il processore dalla pasta termica, dove abbiamo descritto in via generale cosa è la pasta termica ed il modo in cui esercita la sua funzione dissipante, prima di trattare la giusta procedura per la imozione e la pulizia del processore.

I processi produttici sempre più spinti hanno reso il fattore calore determinante, molto più rispetto al passato, dove soluzioni particolari di dissipazione per i processori erano da considerare solo per gli appassionati di overclock estremo. I moderni processori sono dotati di tecnologie di overclock automatico per certi versi, e tendono a salire di frequenza in maniera dinamica, fino al raggiungimento di determinate soglie di temperatura; questo fa si che le temperature varino in maniera repentina, stressando pesantemente la pasta termica applicata, soggetta ai repentini sbalzi di calore del processore.

In questo contesto, una dissipazione efficace è alla base del raggiungimento delle massime prestazioni garantite dal processore (oltre ovviamente ad un adeguato airflow per quanto riguarda il case), e di conseguenza una pasta termica sempre duttile ed elastica è fondamentale; la sostituzione periodica è decisamente raccomandata, e la pulizia accurata di dissipatore e processore è fondamentale per ottenere i risultati migliori.

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