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Silverstone IceGem 280 – Recensione

da | Feb 6, 2021 | 0 commenti

Recensione dissipatore AIO SilverStone IceGem 280; analisi completa, immagini, tabelle, test di comparazione e valutazione rapporto prestazioni / prezzo di questo dissipatore da gaming a liquido.

Quest’oggi torniamo a parlare di dissipazione analizzando nel dettaglio un articolo prodotto e commercializzato a partire da Settembre 2020 da SilverStone, azienda leader mondiale nella produzione di componentistica hardware e acessori di alto livello; oggi dunque valuteremo le performance ed il rapporto prezzo / prestazioni del dissipatore a liquido SilverStone IceGem 280 – Recensione.

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SilverStone è senza ombra di dubbio una azienda di riferimento per quanto riguarda l’offerta di componentistica di alto livello, ed è tra i marchi più apprezzati dai gamer, grazie al design moderno ed aggressivo che caratterizza soprattutto i case che rientrano nel loro portfolio prodotti.

Oltre agli chassis, però, l’azienda produce anche alimentatori ad alta efficienza, certificazione 80 Plus e potenze che superano i 100W oltre che, appunto, dissipatori; in merito a quest’ultima categoria l’azienda vede al suo interno una vasta scelta che va ad abbracciare sia il settore della dissipazione ad aria che quella a liquido.

Tra i dissipatori a liquido annoveriamo le “vecchie” serie SilverStone PF con colorazioni white o black e sistemi di illuminazione RGB o ARGB che, in realtà, condividono con la nuova famiglia IceGem alcune caratteristiche tecniche (come ad esempio l’utilizzo di un motore trifase a sei poli per la pompa).

Dunque la famiglia IceGem è l’ultima presentata dall’azienda nell’ultimo trimestre del 2020 introducendo modelli con radiatore da 240/280/360mm e dotati di ventole  rivestimento del waterblock ARGB in grado di regalare una completa personalizzazione grafica grazie al supporto dei software di ASUS/MSI/ASRock/Biostar/Gigabyte.

In questo articolo analizzeremo dunque caratteristiche tecniche e perfomance del modello da 280mm; il prezzo del SilverStone IceGem 280 è di circa 169€.

SilverStone IceGem 280 specifiche tecniche 

Il SilverStone IceGem 280 è dunque un kit liquido da gaming AIO (All-In-One) studiato dall’azienda per raggiungere il massimo dell’efficienza e del raffreddamento della vostra CPU, senza trascurare però l’aspetto estetico, consentendo all’utente di personalizzare al meglio l’aspetto e renderlo adatto a qualsiasi tipo di piattaforma.

Tra le caratteristiche tecniche di questo prodotto possiamo sicuramente citare la presenza delle due ventole da 140mm ARGB ad alte prestazionidotate di ben 11 pale ciascuna in grado di fornire una elevata pressione statica (3,1mm/H2O) ed un flusso d’aria pari a 99,2CFM; ogni ventola ha un regime di rotazione compreso tra 600-1600RPM ed è dotata di due connettori, uno classino PWM 4 pin ed uno ARGB 3 pin (5V LED).

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Anche il waterblock ha caratteristiche interessanti e di tutto rispetto; iniziamo col dire che la basetta in rame ha dimensioni sufficienti per coprire tutta la superficie di un processore come l’AMD Threadripper, ma non solo, esso (il waterblock) è caratterizzato da una scocca a forma di “gemma”, da qui il nome, trasparente con all’interno dei LED ARGB indirizzabili esattamente come per le ventole.

All’interno del waterblock, inoltre, troviamo una pompa trifase a sei poli (in rame) che, a differenza delle classiche pompe monofase a quattro poli, consentono una maggiore efficienza in fase di rotazione e gestione dell’efficienza energetica, essa è ovviamente accuratamente sigillata all’interno del suo chassis dotato di guarnizioni in grado di impedire eventuali perdite di liquido refrigerante; la velocità di rotazione della pompa è di circa 3000 RPM ed essa non è di tipo PWM, troviamo infatti un connettore 3Pin (da collegare al AIO PUMP presente sulla mainboard o ad un connettore molex dell’alimentatore con adattatore) ed il connettore 3 pin ARGB, esattamente come per le ventole.
La dimensione del waterblock è di 76x66x76mm ed è composto da rame (basetta) e plastica.

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L’azienda ha pensato non solo ai possessori di schede madri dotate di connettori ARGB ma anche a quegli utenti che non possiedono questo tipo di collegamento sulla loro mainboard; essa ha infatti inserito all’interno della confezione un “ARGB Control Box” che consente all’utente sprovvisto di tale collegamento di usufruire di 10 colorazioni pre-stabilite dall’azienda tramite un comodo “telecomando” da collegare ad una connettore di alimentazione SATA presente nell’alimentatore.

In merito alla compatibilità possiamo stare tranquilli, il SilverStone IceGem 280 è compatibile con schede madri intel Socket LGA 115x/1366/1200/2011/2066 ed AMD sTRX/TR4/AM4/AM3/AM2/FM2/FM1.

Le dimensioni del ratiatore sono pari a 140x28x314mm ed è composto interamente in alluminio, mentre i tubi di collegamento tra waterblock e radiatore stesso sono lunghi 400mm e sono in gomma.

Riportiamo di seguito la tabella contenente le specifiche tecniche nel dettaglio, ricordandovi che tali informazioni sono reperibili presso il sito internet del produttore.

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SilverStone IceGem 280 box & bundle 

Il SilverStone IceGem 280 viene venduto all’interno di una generosa confezione di cartone dalle colorazioni bianco/blu e sui lati della stessa troviamo tutte le informazioni utili per effettuare un acquisto consapevole; sul top della confezione, di colorazione blu, troviamo un’immagine del prodotto “illuminato”, il modello stampato a caratteri cubitali, il logo dell’azienda e, in basso, tutti i loghi relativi ai software di terze parti che supportano la personalizzazione ARGB (Aura Sync ecc…).

Sui lati “corti” troviamo invece una immagine stilizzata dei componenti con le rispettive dimensioni e, sul lato opposto, codici a barre e un QR code che ci rimanda al manuale utente.

Il retro della confezione, come di consueto, è quello che riporta informazioni più dettagliate in merito alle caratteristiche e features del prodotto; a sunistra troviamo una tabella contenente le specifiche tecniche nel dettaglio mentre accanto troviamo quattro immagini che illustrano alcune delle features che caratterizzano il SilverStone IceGem 280 e che abbiamo descritto nel paragrafo precedente.

Le medesime features le possiamo trovare stampate lungo uno dei lati “bianchi” della confezione, in multilingua (troviamo anche l’italiano); dalla parte opposta troviamo la scritta “Icegem 280” stampata in blu su sfondo bianco.

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Aprendo la confezione troviamo il kit riposto all’interno di uno scatolone sagomato che ne impedisce ogni movimento; il kit non è assemblato, le ventole, infatti, non sono installate sul radiatore.

All’interno della confezione troviamo dunque:

  • Il SilverStone IceGem 280
  • Le due ventole da 140mm ARGB
  • Bracket di installazione per piattaforme AMD / Intel
  • Un tubetto di pasta termica

SilverStone IceGem 280 design ed estetica

Una volta rimosso dalla sua confezione la prima caratteristica del SilverStone IceGem 280 che balza alla vista è quanto sia sottile il radiatore; esso infatti misura appena 28mm di larghezza, decisamente meno di molti altri radiatori presenti in altri kit AIO della concorrenza, come ad esempio gli Arctic Liquid Freezer II che abbiamo recensito in passato e che presentano un radiatore spesso ben 38mm, 1 cm in più dunque, non poco.

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Ovviamente oltre al radiatore in formato slim balza immediatamente alla vista il waterblock dalle dimensioni generose e dalla forma quasi cubica, con un top in plastica trasparente a forma di gemma, ben realizzato che rispecchia a pieno l’oggetto alla quale si ispira (una gemma, per l’appunto); ma se rimaniamo piacevolmente colpiti dalla forma e dal top del waterblock, veniamo letteralmente travolti da un effetto “wow” quando giriamo il waterblock stesso e diamo uno sguardo alla basetta in rame lappato a specchio…gigantesco!

Gigantesco è per l’appunto l’aggettivo che meglio si accosta a questa basetta in rame perché risulta essere praticamente il doppio, in quanto a superficie, rispetto ad un classico dissipatore ad aria, come ad esempio il Noctua NH-D15s che, di certo, non è un dissipatore dalle dimensioni compatte; una superficie così estesa è però necessaria visto che questo kit a liquido da gaming è pensato anche per raffreddare le CPU AMD Threadripper che sono provviste di package e HIS più grande rispetto alla controparte Ryzen per desktop.

Il waterblock e il radiatore sono collegati tra di loro da due tubi di gomma lunghi 40cm e rivestiti da una finta maglia metallica che dona un aspetto piacevole e ricercato.

Come riportato nel paragrafo precedente all’interno della confezione troviamo due ventole da 140mm ciasciuna; esse sono dotate di 11 pale dal color bianco/trasparente, mentre la struttura è in plastica nera con, agli angoli, quattro gommini anti vibrazioni.
Le ventole sono ARGB e difatti da ognuna fuoriescono due cavi: uno è il classico cavo con connettore 4 PIN PWM, mentre l’altro è il connettore ARGB da collegare alla mainboard od al controller presente all’interno della confezione.

Una volta illuminato il prodotto risulta essere piacevole alla vista grazie alla completa personalizzazione degli effetti di luce; abbiamo notato come l’intensità della luce che fuoriesce sia dalle ventole che dal waterblock (soprattutto da questo) è decisamente elevata.
Guardando il waterblock illuminarsi ci ha fatto venire in mente le luminarie che si utilizzano a natale vicino all’albero, forse questo effetto è dovuta dall’effetto un po’ a “fiocco di neve” che da la struttura a gemma del waterblock; decisamente bello a vedersi.

SilverStone IceGem 280 installazione

Dopo aver visto le caratteristiche tecniche ed estetiche del prodotto è giunto il momento di vedere quali sono le fasi di montaggio; noi abbiamo montato il SilverStone IceGem 280 su una piattaforma AMD AM4, dotata di scheda madre ASUS ROG Strix X570-E Gaming, affiancata da una CPU AMD Ryzen 7 3700X.

La procedura di installazione non è immediata come avviene per altri prodotti che abbiamo testato della stessa categoria (AIO), come ad esempio l’Arctic Liquid Freezer II che viene venduto già assemblato, ventole comprese, e con un sistema di ancoraggio abbastanza rapido, che non prevede la rimozione del backplate, cosa che avviene con il SilverStone.

Con questo non stiamo dicendo che l’operazione sia difficile, al contrario, ma non è delle più veloci; seguendo il manuale utente, però, riuscirete sicuramente a portare a termine l’operazione senza intoppi.

RICORDATEVI DI SCOLLEGARE LA CORRENTE ED IL CAVO DI ALIMENTAZIONE DAL PC PRIMA DI EFFETTUARE OGNI OPERAZIONE DI MANUTENZIONE SULLO STESSO.

[ATTENZIONE, questo articolo non vuole sostituirsi ai manuali delle case costruttrici e lo staff non si ritiene responsabile di eventuali danni che potreste arrecare al vostro hardware/software o alla vostra persona (o terze persone) eseguendo le procedure qui descritte, che hanno scopo didattico e di esempio]

SilverStone IceGem montaggio

STEP 1

Il primo passaggio da compiere per installare il SilverStone IceGem 280 sulla nostra piattaforma AM4 è quello di rimuovere complòetamente il sistema di ancoraggio originale presente sulla nostra scheda madre; rimuoviamo dunque le due ancore presenti sulla parte frontale della maiboard, accanto al sochet, svitando le quattro viti presenti e successivamente rimuoviamo il backplate, lasciando i quattro fori liberi.

STEP 2

Proseguiamo dunque preparando il backplate adatto alla nostra piattaforma, utilizzando il sistema di ancoraggio universale presente all’interno della confezione.

STEP 3

Individuiamo i fori corrispondenti al nostro socket ed inseriamo le quattro barrette filettate dal retro del backplate, come mostrato sul manuale e nell’immagine sottostante; ruotiamo la barra filettata in modo che la “testa” arrotondata segua il profilo arrotondato del backplate.

STEP 4

Inseriamo le piccole rondelle in plastica nella barra filettata in modo da serrare la stessa ed impedirne la fuoriuscita.

STEP 5

Attacchiamo il quadrato in cartoncino adesivo al centro del backplate esattamente come indicato nell’immagine del manuale.

Una volta inserite tutte le barrette filettate e le rondelle per il backplate dovreste trovarvi con il backplate assemblato in questo modo.

STEP 6

inseriamo il backplate sulla scheda madre facendo passare, dal retro della mainboard, le quattro barrette filettate attraverso i fori presenti sulla scheda madre.

STEP 7

Prepariamo dunque il waterblock per l’installazione; dobbiamo dunque andare a installare il corretto bracket di ancoraggio sul waterblock stesso.
L’operazione è molto semplice, basta infatti far scivolare il supporto lungo la fessura presente appena sopra la basetta in rame, facendolo entrare dall’unico lato aperto del supporto stesso; nel nostro caso abbiamo rimosso il supporto per piattaforme Intel (già preinstallato) ed abbiamo inserito quello per la piattaforma AM4/AM3/AM2.

STEP 8

Posizionamo dunque i 4 spessori in plastica nera sulle barrette filettate, in corrispondenza dei fori.

STEP 9

Applichiamo la pasta termica al centro dell’HIS del nostro processore, ricordandoci che la pressione del waterblock, una volta avvitato, consentirà alla pasta termica di espandersi in maniera uniforme sulla superficie del processore stesso.

STEP 10

Rimuoviamo la plastica protettiva presente sulla basetta in rame del waterblock.

Inseriamo il waterblock, facendo entrare le 4 barrette filettate nei fori del bracket sul waterblock corrispondenti alla nostra piattaforma.

Serriamo il waterblock con le vitti dotate di molla presenti all’interno della confezione.

STEP 11

A questo punto è giunto il momento di installare le due ventole da 140mm sul radiatore (questa operazione potete effettuarla anche prima se preferite), utilizzando le 8 viti a passo lungo presenti all’interno della confezione.

STEP 12

Posizioniamo il radiatore nella posizione che vogliamo all’inteno del case e serriamolo con le viti a passo corto che troviamo all’interno della confezione.

STEP 13

Dunque dopo aver installato il dissipatore dobbiamo collegare i cavi rimanenti.
Per quanto riguarda il waterblock colleghiamo il cavo di alimentazione 3 PIN sul connettore AIO_PUMP presente sulla scheda madre; nel caso non avessimo questo connettore potremo uttilizzare l’adattatore 4PIN to Molex presente all’interno della confezione e utilizzare l’alimentazione MOLEX dell’alimentatore.
Nel caso delle ventole utiliziamo l’adattatore ad Y per collegare in serie le due ventole ed andare a collegare il tutto (quindi il cavetto 4 PIN dell’adattatore Y) sul connettore CPU_FAN presente sulla scheda madre.

Rimangono dunque le luci ARGB; esse vengono collegate o direttamente alla mainboard e quindi facendo gestire tutto l’aspetto illuminazione al software della nostra scheda madre, oppure al controller esterno presente all’interno della confezione, che ci consente di switchare tra 10 tipoligie di illuminazione diversa; in entrambi i casi troveremo sul manuale lo schera nel dettaglio su come collegare ventole e waterblock a mainboard o all’ARGB Control Box, utilizzando gli appositi adattatori forniti con il kit, piuttosto semplice.

SilverStone IceGem 280 spazi ed ingombri

Una volta instllato il SilverStone IceGem 280 non ingombra più spazio di quanto non facciano altri dissipatori a liquido che abbiamo testato; l’unica differenza rispetto a moderni piu “integrati” ,come gli Arctic liquid Freezer II, sta nel fatto che qui abbiamo più cavi e dobbiamo pensare ad un cablaggio per renderli meno presenti all’interno del case e all’impatto con la vista.

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Una volta gestito questo aspetto, però, il prodotto si mostra in tutta la sua bellezza; il waterblock ha dimensioni generose piu che altro in altezza e come stazza in generale, ma ciò non ci impedisce di muoverci agevolmente sulla scheda madre, permettendoci di lavorare o intervenire sia sulle memorie RAM, completamente libere da impedimenti, che sul primo slot PCIE della mainboard, nel caso questo fosse a ridosso del socket.
Nel nostro caso al posto dello Slot PCIE troviamo un connettore SSD M.2 PCIE sul quale è installato il nostro SSD M.2 NVME contenente il sistema operativo ed i software per effettuare i test; come si evince dalle immagini esso è libero da qualsiasi tipo di impedimento e volendo potremmo rimuoverlo e reinstallarlo senza dover toccare il waterblock.

La lunghezza di 40cm per i cavi in gomma è sufficiente; essa ci consente di installare il waterblock nella posizione che preferiamo, certo qualche centimetro in più non sarebbe guastato per consentirci di dormire sonni tramquilli mantenendo il collegamento dei tubi del radiatore verso il basso, ma salvo in casi di chassis molto grandi, non dovremmo avere problemi con una installazione frontale.

E proprio in merito all’installazione del radiatore facciamo presente che un radiatore con uno spessore così ridotto nonostante in teoria dovrebbe avere performance leggermente inferiori (ma vedremo che non è il caso di questo prodotto) rispetto a sistemi dotati di radiatore più spesso, ci consente di avere più spazio di manovra vicino alla CPU (ad esempio per il connettore di alimentazione 8+4 PIN presente solitamente nelle parti alte della mainboard) se installato sul top del case, oppure più spazio per le schede video, se installato sulla parte frontale del case, aspetto non da sottovalutare.

SilverStone IceGem 280 test e performance

Dunque è giunto il momento di accendere la nostra piattaforma e testare il SilverStone IceGem 280.

Questo dissipatore a liquido da gaming è stato testato con una scheda madre ASUS ROG Strix X570-E Gaming dotata di processore AMD Ryzen 7 3700X, installati su di un case Thermaltake Core P3 TG White, dunque completamente aperto, ad una temperatura ambiente di 20°C.

Per condurre i test abbiamo variato i parametri della nostra CPU, portando la frequenza operativa dell’AMD Ryzen 7 3700X a 4.0GHz fissi, mantenendo il voltaggio automatico e disabilitando il PBO per evitare oscillazioni di frequenza e alimentazione della CPU stessa, mantenendo il sistema più stabile possibile.
Per quanto concerne il regime di rotazione delle ventole abbiamo condotto i test con le ventole impostate su AUTO ed al 100%; nelle tabelle sottostanti troverete i risultati relativi ai test condotti con ventole al 100% per quanto concerne i precedenti dissipatori testati, per mantenere una omogeneita nei risultati e nelle condizioni di test, mentre per quanto riguarda il prodotto in esame troverete sia il valore “@auto” che “@100%” per vedere la differenza che viene a crearsi in tali circostanze.

Abbiamo dunque effettuato tre rilevazioni diverse:

IDLE, lasciando il sistema a completo riposo per 10 minuti e rilevandone la temperatura media in questo arco di tempo, sufficiente per il sistema per stabilizzare la temperatura;
CineBench R20, abbiamo lanciato questo benchmark che porta la CPU al 100% del suo utilizzo per un arco ridotto di tempo (il necessario per completare il test) ma senza stressarla in particolar modo, situazione del tutto simile a quello che avviene durante le fasi di gaming.
FULL LOAD – Prime95, in questo caso la CPU è stata sottoposta a TortureTest per 10 minuti ed è stata riportata la temperatura media rilevata durante questo arco di tempo sufficiente, anche in questo caso, per stabilizzare la temperatura massima. Noterete che per alcuni dissipatori è riportato il valore “99”, questo è stato assegnato a tutti quei dissipatori che hanno superato la soglia dei 90°C limite che, per noi, non dovrebbe mai esser superato in nessuna occasione.

SilverStone IceGem 280 benchmark

Analizzando le performance del SilverStone IceGem 280 notiamo come in IDLE le temperature siano in linea con quanto fatto registrare da altri prodotti della sua stessa fascia, come ad esempio l’Arctic Liquid Freezer II 280; ci assestiamo sui 25°C con ventole al 100% mentre con queste gestite in automatico, e quindi con un regime di rotazione ridotto visto il basso carico della CPU e la bassa temperatura, ci alziamo a 28°C.

Il discorso non cambia guardando i dati relativi al CineBench R20 che ci ha portato la CPU al 100% ma senza spremerla fino in fondo; abbiamo registrato 55°C con le ventole al 100%, esattamente come la soluzione Arctic Liquid Freezer II 280 che ricordiamo avere un radiatore più spesso di 1cm (38 vs 28 mm) e ventole che operano ad un regime di rotazione leggermente più alto, lo riportiamo perché l’informazione è utile per le righe a seguire.

Passando infatti al Torture-Test di Prime95 la situazione cambia radicalmente.
In questa circostanza infatti il SilverStone IceGem 280 sembra dare il meglio di se staccando l’Arctic Liquid Freezer II 280mm e facendo registrare una temperatura addirittura inferiore, seppur di poco, all’Arctic Liquid Freezer II da 420mm!!

Abbiamo riscontrato come con le ventole al 100% questa soluzione faccia registrare 69°C, 1 in meno dell’Arctic LFII 420, e 70°C con le ventole impostate su Auto, un risultato sorprendente! Ma da cosa è dovuto? abbiamo provato a trovare una spiegazione.

Se è vero che i dissipatori Arctic Liquid Frreezer II hanno un radiatore più spesso e due ventole da 140mm che girano ad una velocità massima più alta rispetto alle ventole di SilverStone (1700rpm vs 1600rpm) è altresì vero che le due ventole SilverStone, grazie all numero di pale (11) ed alla forma di queste, riescono a generale un flusso d’aria pari a 99.2 CFM contro i 72,8 CFM delle ventole di Arctic, una differenza sostanziale che va ad incidere in maniera decisa sulle performance del radiatore stesso.
Performance che vengono ulteriormente accentuate dalla velocità di rotazione del pompa presente all’interno del wateblock; parliamo infatti una pompa che nel caso di SilverStone gira a 3000rpm contro i 2000rpm al massimo dei sistemi Arctic Liquid Freezer II.
Ma non finsice qui perché la vasta superficie in rame della basetta del waterblock, decisamente più grande rispetto allle altre viste nella nostra redazione, aiuta sicuramente nello smaltimento del calore prodotto.

Tutti gli aspetti che abbiamo appena elencato fanno emergere la superiore efficienza rispetto alla concorrenza, soprattutto con il crescere delle temperature operative.

E’ altamente probabile che con un ultere crescita della temperatura le dimensioni del radiatore dell’Arctic Liquid Freezer II 420 avrebbero probabilmente colmato il gap e forse fatto registrare a quel punto temperature migliori rispetto a questo SilverStone, ma son tutte speculazioni che facciamo noi in quanto bisogna basarsi sui test effettuati e  sui dati che si hanno realmente in mano.

Un aspetto però è da sottolineare, che riporta la situazione ad un piano più bilanciato, la rumorosità.
Il SilverStone IceGem 280 è risultato esser di gran lunga il sistema più rumoroso che abbiamo testato e rispetto, ad esempio, all’Arctic LFII la differenza è enorme; impostando il regime di rotazione al 100% il SilverStone si fa sentire alla grande, anche se precisiamo che il nostro sistema è installato su un banchetto completamente aperto quindi all’interno di un case questo rumore verrebbe atutito molto, mentre le cose cambiano se impostiamo le ventole in “auto”.

Questa impostazione (le ventole su “auto”) è sicuramente l’ideale in fase di utilizzo per questo sistema perrché riesce a coniugare ottime performance (di fatto abbiamo registrato solo 1 grado in più rispetto alla configurazione con ventole al 100%) e “silenziosità” o meno rumore, che forse è più indicato in questo caso, perché le ventole non han mai superato il 75% del regime massimo di rotazione, fermandosi a 1220 RPM e mantenendo il sistema più “quiet”.

In generale, dunque, ottime performance ma ad un livello di rumorosità più alto.

Conclusioni SilverStone IceGem 280 – Recensione

pcgaming tech gold award

voto: 9/10

Siamo dunque giunti alla fine dell’articolo “SilverStone IceGem 280 – Recensione” e possiamo trarre le conclusioni in merito a questo dissipatore a liquido da gaming.

il SiverStone IceGem 280 è un kit AIO da gaming dal prezzo non proprio contenuto, è infatti acquistabile online ad una cifra che oscilla tra i 160 e i 170€ circa, non proprio economico se paragonato ad altre soluizioni (vedi Arctic) che abbiamo già testato; c’è da dire, però, che le differenze sono numerose e che a nostro avviso il prezzo è abbastanza equilibrato con quello che questo prodotto ci offre.

Stiamo parlando di un dissipatore dotato di illuminazione ARGB personalizzabile sia sulle due ventole da 140mm che sul waterblock che riporta una forma particolare e molto ricercata.

Oltre questo aspetto bisogna tenere persente le performance registrate; la grande basetta in rame lappato a specchio, l’eccellente flusso d’aria che le due ventole creano, mischiato ad un regime di rotazione della pompa piuttosto sostenuto, permettono a questo dissipatore di diventare il sistema più performante che abbiamo testato fino ad ora, andando a scalzare, nei nostri test, addirittura l’Arctic Liquid Freezer II 420.

Di contro dobbiamo annoverare un sistema di installazione non rapidissimo e una rumorosità più accentuata rispetto alla concorrenza che abbiamo testato; questo è un problema? secondo noi no, per due semplici motivi.
In primis partiamo col dire che seppur vero che l’installazione non è veloce come in altri sistemi più “ottimizzati” sotto questo punto di vista, c’è da dire che una volta che avrete installato il dissipatore difficilmente starete a toglierlo ogni 2 giorni e quello del tempo impiegato per installarlo diventa un falso problema; in secondo luogo abbiamo visto come utilizzando le ventole in modalità automatica il sistema non ha mai raggiunto il 100% (nel nostro caso) e la rumorosità risulta più contenuta, è vero che nel vostro caso, magari con sistemi che scaldano di più, le ventole potrebbero arrivare ad un regime di rotazione amssimo, creando rumore, ma è anche vero che probabilmen te terrete il dissipatore chiuso all’interno di un case e se così fosse parte del “problema” sarebbe risolto.

Ovviamente se aveste deciso di acquistare questo prodotto, uttilizzarlo per overclock o con sistemi particolarmente “caldi” e utilizzare un banchetto o comunque un sistema completamente aperto, tenete presente che per raggiungere il massimo delle performance che questo dissipatore a liquido è in grao di offrire dovrete “sopportare” un po’ di rumore.

Se dunque siete alla ricerca di un dissipatore a liquido da gaming che vi permetta una completa personalizzazione grafica grazie ai giochi di luce, performance da primato e non siete “maniaci del silenzio”, questo SilverStone IceGem 280 potrebbe esser il dissipatore che fa per voi.

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