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Noctua NH-D15 chromax.black – Recensione

da | Mag 6, 2020 | 0 commenti

Recensione (review) completa del Noctua NH-D15 chromax.black per gamer ed overclock senza eguali. Trovi immagini, benchmark e considerazioni sul prezzo online

Quando si parla di dissipazione ad aria non si può non citare Noctua, azienda austriaca leader mondiale nella produzione di soluzioni rivolte al raffreddamento di processori e sistemi per PC desktop o Server/Workstation.
Negli anni, infatti, l’azienda si è fatta, meritatamente, la nomea come miglior casa produttrice di dissipatori ad aria e ventole in grado di raffreddare anche il più rovente dei processori, con soluzioni ideali sia per chi vada alla ricerca di silenziosità che per coloro che cercano il massimo delle performance in quanto a raffreddamento, magri in condizioni di overclock.

I gamer, categoria che ci sta molto a cuore, ovviamente non esulano da questo discorso ed anzi, tra la miriade di tipologie di acquirenti ed utilizzatori di PC, proprio loro buttano un occhio di riguardo al sistema di reffreddamento che, spesso, deve anche essere un oggetto di arredo all’interno del sistema.

I design accattivanti e, talvolta, le dimensioni mastodontiche dei dissipatori Noctua hanno fatto breccia all’interno dei cuori di migliaia e migliaia di gamer e tester (come i sottoscritti) che alla sola parola “Noctua” si illuminano, consapevoli del fatto che probabilmente si starà per parlare  di un prodotto dalla eccezionale qualità produttiva e da chissà quale stazza.

Negli ultimi anni, però, sempre più utenti si son andati chiedendo se l’azienda avrebbe mai prodotto i propri dissipatori con cromie che andassero a braccetto con le ultime tendenze in fatto di colorazioni di schede madri, schede video e moduli RAM e se, quindi, Noctua avrebbe iniziato a produrre le sue soluzioni in tonalità black.

L’azienda ha cosi voluto soddisfare questa domanda andando a creare la linea “chromax.black” che abbiamo avuto già avuto modo di testare con ottimi e piacevoli riscontri.

Dopo aver dunque parlato di dissipatori Noctua pr sistemi SSF (Noctua NH-L9a-AM4 chromax.black – Recensione) e sistemi mid- full-tower ad alte performance (Noctua NH-U12S chromax.black – Recensione), quest’oggi andiamo ad analizzare, per il piacere degli occhi e delle performance, un vero e proprio mostro prodotto dall’azienda austriaca, un prodotto rivolto non solo ai gamer, ma anche agli overclocker e tutti coloro che vogliono performance estreme, paragonabili ai migliori dissipatori a liquido AIO, unite a silenziosità grazie alle due ventole da 140mm installate; parliamo del Noctua NH-D15 chromax.black ….da noi soprannominato “the beast”.

Il Noctua NH-D15 chromax.blck non è nient’altri che la versione total black, appunto, della gloriosa punta di diamante di casa Noctua, l’NH-D15, vincitore di innumerevoli “award” e stra consigliato dalla maggior parte delle community in ambito Hi-Tech (noi compresi).

Oltre a riprendere quelle che sono le caratteristiche tecniche dell’NH-D15, che andremo a vedere tra poco, la versione chromax.black porta in dote anche le due ventole NF-A15, ovviamente anch’esse in colorazione nera, riuscendo dunque a rivaleggiare con i migliori dissipatori a liquido AIO ma mantenendo una silenziosità operativa senza eguali.

Acquistando separatamente, in maniera del tutto opzionale, i kit NA-HC3 o NA-HC4, l’azienda ci permette eventualmente di dare un tocco di colore al prodotto andando ad installare quelle che sono delle “cover” colorate, creando dei giochi di luce che potrebbero sposarsi bene con eventuali led rgb presenti all’interno del case.

Tra le features più interessanti di questo prodotto spicca sicuramente la sua conformazione a doppia torre, dotate di ben 6 heatpipe, in grado di aumentare la superficie di scambio termico e di ospitare una seconda ventola interposta tra una torre e l’altra.

Il Noctua NH-D15 non è l’unico sistema a doppia torre prodotto dall’azienda, esso, infatti, è l’evoluzione del Noctua NH-D14 dal quale eredita numerosissime peculiarità, ma dal quale si differenzia, ad esempio, per la larghezza delle torri; se nel Noctua NH-D14 avevamo una larghezza di 140mm, nel Noctua NH-D15 chromax.black tale larghezza viene portata a 150mm favorendo una migliore distribuzione di calore e quindi efficienza termica.

Altra caratteristica comune agli altri prodotti chromax.black recensiti fino ad ora è la “100% RAM Compatibility“, presente anche per l’NH-D15 che garantisce la compatibilità, in modalità singola ventola, con praticamente tutti i banchi di memoria, anche di dimensioni generose; questo grazie alla tolleranza di 64mm presente tra la basetta in rame di appoggio e l’inizio dell’heatsink.
In modalità doppia ventola, invece, l’azienda consiglia l’utilizzo del prodotto (in modalità dual-fan appunto) con moduli di ram in formato slim, con altezze non superiori a 32mm; va però precisato che se all’interno del case potete installare dissipatori ad aria con altezze superiori a 165mm potreste spostare la seconda ventola leggermente più in alto (disallineandola da quella centrale), così da poter far “appoggiare” la ventola sul modulo di RAM “alto” e utilizzare il prodotto in cofigurazione dual-fan, più avanti nell’articolo vedremo una immagine in questa configurazione.

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E proprio parlando di ventole non possiamo non citare il fatto che il Noctua NH-D15 chromax.black sia dotato di due ventole da 140mm NF-A15 che, grazie al suo design, alla sofisticata aerodinamica ed al flusso di aerazione che riesce a creare, viene riconosciuta globalmente come una delle migliori ventole da 140mm presenti sul mercato.

La silenziosità, tra l’altro, è una caratteristica peculiare delle ventole NF-A15, ma se vi dovessero risultare ancora troppo rumorose, l’azienda inserisce all’interno della confezione un adattatore per poter diminuire la velocità di rotazione delle ventole da 1500rpm a 1200rpm, abbassando ulteriormente la rumorosità del prodotto.

Grazie alle dimensioni generose delle due ventole NF-A15, il Noctua NH-D15 consente anche il raffreddamento della componentisttica che circonda il Socket dove andrete ad installare il prodottto, come ad esempio gli heatsink di raffreddamento dei VRM e delle linee di alimentazione della CPU.

Parlando di Socket non possiamo non citare l’enorme compatibilità che questa bestia di dissipatore ha con la maggior parte delle schede madri in commercio (praticamente tutti i socket Intel e AMD), sia presenti che passati, e l’azienda non esclude che probabilmente grazie a qualche adattatore SecuFirm 2 il Noctua NH-D15 possa esser compatibile con il futuro (molto vicino) Socket Intel LGA1200.
Attualmente, dunque , il prodotto è installabile sui seguenti socket: Intel ( LGA1150 / LGA1151 / LGA1155 / LGA1156 / LGA2066 / LGA2011-0 / LGA2011-3) ed AMD (AM4 / AM3+ / AM3 / AM2+ /AM2 / FM2 / FM2+ / FM1). Grazie all’adattatore NM-I3 mounting kit, inoltre, è possibile installare questo dissipatore anche su schede madri dotate di vecchi Socket LGA 1366 ed LGA775!

Anche la pasta termica, inclusa nella confezione, è una features di questo prodotto; infatti parliamo della Noctua NT-H1, presente in praticamente tutti i dissipatori della serie chromax.black e non solo, una delle migliori paste termiche che possiamo trovare in circolazione, in grado di favorire il giusto scambio termico tra processore e dissipatore.

E proprio un accenno sullo scambio termico e sui materiali utilizzati è doveroso farlo; il Noctua NH-D15, come per gli altri prodotti precedentemente testati, è dotato di alette in alluminio direttamente saldati agli heatpipe in rame.
Questa soluzione fa in modo che quando la temperatura venga a salire, la dilatazione ttermica differente dei due materiali non vada a creare dei vuoti tra alette e heatpipe; tale condizione sfavorirebbe il passaggio termico, andando a creare vuoti d’aria ed aumentando le temperature di sistema.
La decisione dunque di saldare le alette agli heapipe (solitamente i dissipatori a torre prevedono alette semplicemente incastrate agli heatpipe, creando il problema appena descritto) favorisce sicuramente un ottimo scambio termico anche in fase di dilatazione termica, e quindi ad elevate temperature.

Come ciliegina sulla torta citiamo i 6 anni di garanzia che l’azienda da all’utente che acquista il Noctua NH-D15 chromax.black, senza tener conto che le ventole NF-A15, ad esempio, hanno un periodo di vita stimato (MTTF) di circa 150MILA ore di funzionamento!

Di seguito riportiamo la tabella contenentte le caratteristiche tecniche del prodotto, ricordandovi che tali informazioni sono consultabili direttamente sul sito internet del produttore.

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Confezione & Bundle: Noctua NH-D15 chromax.black

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Ormai siamo abituati alle confezioni dei prodotti della linea chromax.black di Noctua; delle confezioni nere, ben fatte, ricche di immagini e soprattutto scritte relative a features e schede tecniche.
In questo caso il box dell’NH-D15, a differenza degli altri precedentemente testati, ha dimensioni davvero importanti ed un peso che sicuramente non è “piuma”.
Sulla parte frontale della confezione troviamo una grande immagine del prodotto, con la scritta, sempre in bianco, riportante il modello preciso del dissipatore ed alcune scritte azzurre che ne decantano alcune features.

Il retro riporta praticamente tutte le features che abbiamo descritto nella prima parte dell’articolo, ovviamente tutte le scritte sono in inglese ma, per chi conoscesse la lingua, fanno una estrema chiarezza su quali siano i punti di forza del prodotto che stiamo acquistando.

Sul lato destro troviamo una metà dell’immagine di profilo, una “torre” per così dire, con una scritta che ci ricorda come questo prodotto abbia vinto numerosi premi; lateralmente, accanto al nome, troviamo un piccolo disegno che ci illustra le dimensioni del prodotto.
Tali informazioni, però, possiamo trovarle decisamente più dettagliate sul lato opposto della confezione, dove tabelle approfondite ci illustrano tutte le specidiche nel dettaglio non solo dell’heatsink ma anche delle ventole incluse nella confezione; oltre a questo, nella parte alta di questo lato, l’azienda fa una introduzione al prodotto ove spiega a chi è rivolto, una decisione sicuramente apprezzabile dall’azienda che già a partire dalla confezione mostra la sua serietà e limpidezza di informazione.

Sollevando il coperchio troviamo una scatola in cartoncino con stampata la componentistica aggiuntiva, il bundle, che troveremo all’interno della stessa; qui infatti troveranno posto i sistemi di ancoraggio SecuFirm 2 per i vari sockett, agganci per la seconda ventola, cacciavite ecc…

Rimuovendo questa scattola, subito sotto ad un foglio di polietilene espanso, troviamo altre due confezioni ben prottette da materiale anti-urto; una confezione contiene la seconda ventola NF-F15 da installare, mentre la confezione più grande contiene il nostro Noctua NH-D15, ovvero l’heatsink e una prima ventola, quella centrale, già installata.

All’interno della confezione troviamo dunque:

  • Il Noctua NH-D15 chromax.black heatsink
  • Due ventole Noctua NF-F15 da 140mm chromax.black
  • 2 adattatori Low-Noise
  • La pasta termica Noctua NT-H1
  • Kit di montaggio SecuFirm2 per Intel e AMD in colorazione black
  • Adesivo in metallo di Noctua
  • 3 Manuali di installazione rapida del prodotto

Design ed estetica: Noctua NH-D15 chromax.black

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Il Noctua NH-D15 è una vera bestia…. una volta tirato fuori dalla confezione ed installata anche la seconda ventola NF-A15 da 140mm il prodotto si mostra in tutta la sua possenza e maestosità; un blocco di alluminio, rame e plastica da 1.6kg per le dimensioni totali di 165 x 150 x 161mm di larghezza compresa la seconda ventola installata….Un colosso.

Appena aperta la confezione, come detto, il prodotto si presenta con una sola ventola installata, quella centrale, e in questa configurazione il prodotto misura 165 x 150 x 135 mm, ideale, come vedremo, per quei sistemi che hanno moduli RAM ad alto profilo e una dimensione all’interno del case che non permettono installazioni di dissipatori più alti di 165mm (in questo caso l’azienda consiglia l’utilizzo di questa configurazione, ovvero mono-ventola).

Si nota chiaramente che il prodotto è formato da due torri identiche tra loro dotate di alette in alluminio attraversate da sei heatpipe in rame per ciascuna torre.
La forma di giascun heatsink, di ogni singola torre, è “a gradino” ovvero dove iniziano, nella parte bassa, le alette, queste hanno una dimensione inferiore per un paio di centimetri, questo favorisce l’intallazione di ventole con altezza massima di 64mm, proprio perché non vi è la seconda ventola installata.

Nella parte alta troviamo ovviamente i sei heatpipe che spuntano dal top delle due grandi torri, con il logo noctua al centro di queste; centralmente alle due torri troviamo ovviamente la parte alta della ventola e, nel csao installassimo anche la seconda, avremmo ovviamente la parte alta anche di quest’ultima.

Vedere il prodotto dall’alto o lateralmente fa abbasnanza impressione per quanto sia grande; la vista laterale ci mostra esattamente come le due torri siano in configuraszione speculare, di schiena, l’una rispetto all’altra, mentre le ventole siano nella medesima posizione (e qui dipende da come installerete, se lo farete, la seconda ventola).
Sempre lateralmente notiamo la cremagliera formata dalle alette in alluminio che vanno a chiudersi tra di loro dando robustezza alla struttura.

Subito sotto le alette troviamo, nella parte bassa a ridosso della basetta, gli heatpipe, 12 in totale, che partono uno accanto all’altro e corrono su all’interno della struttura dell’heatsink, avvolte dalle alette in alluminio, saldate agli heatpipe stessi.

Nella parte centrale della basetta, immediatamente sotto la ventola centrale, che andrà rimossa come vedremo in  fase di installazione, troviamo parte del sistema di ancoraggio SecuFirm 2, ovvero la parte integrata al dissipatore.
Questo è composto da due viti dotate di molla che dovranno andare ad avvitarsi sugli appositi perni che troveremo sui bracket da installare sul socket della nostra scheda madre.

La basetta del nostro Noctua NH-D15 chromax.black è completamente tirata a specchio e lappata alla perfezione, in rame; questo particolare, la lappatura a specchio, evita il formarsi di micro bolle d’aria tra il dissipatore stesso e l’HIS del processore, o meglio, tra il dissipatore e la pasta termica che, in teoria, dovrebbe andare a chiudere questi micro fori in quei dissipatori non perfettamente lappati.

Prima di andare ad analizzare la procedura di installazione di questo dissipatore ad aria parliamo un secondo delle due ventole che lo compongono.

Il noctua NH-D15 chromax.black è dunque venduto con a corredo due ventole da 140mm modello NF-A15, una pre-installata nella parte centrale del dissipatore, tra le due torri, e l’altra ad installazione opzionale.
Tecnicamente, per come è strutturato il dissipatore potremmo installare una terza ventola, a spingere ulteriormente via aria calda dal dissipatore, ma li ovviamente andrebbero valutati gli spazi all’interno del nostro case, il modello della scheda madre ecc, infatti l’azienda non cita sul suo sito internet ufficialmente questa possibilità.
L NF-A15 è una ventola dalla forma particolare perchè non rosulta nè quadrata, come le classiche ventole che si trovano installate sui dissipatori a torre, e neanche rotonda con solo gli angoli appuntiti presenti come alcune ventole dal design moderno si presentano; le NF-A15 sono delle ventole dal design “ibrido” in quanto risultano essere come dei quadrati ma dagli angoli arrotondati; ricordano un po’ i volanti delle Audi o le ventole che troviamo nei radiatori delle automobili…giusto per fare un paragone.

Ma ovviamente non è questa la caratteristica più interessante di queste ventole, quanto le loro specifiche tecniche; parliamo di ventole da 140mm, appunto, total black in grado di ruotare alla velocità massima di 1500rpm (ricordiamo che con l’adattatore noise reduction questa velocità cala a 1200rpm) ed una velocità minima di 300rpm….praticamente come se non ci fossero.
Abbiamo una portata d’aria di ben 140,2 m^3/h (con velocità al 100%) ed un massimo di 24,6db con una vita utle stabilita in circa 150 mila ore.


Ora, magari vi starete chiedendo come mai citare questi numeri relativi a delle ventole installate su un dissipatore; bhé ci sono ventole e ventole, e più avanti nell’articolo capiremo perché questio dati sono importanti, soprattutto se guardati in ottica di ventilazione al 100% della velocità.

Installazione Noctua NH-D15 chromax.black

Nonostante le dimensioni generose del prodotto ed il bundle ricco di accessori e attacchi di tipo SecuFirm 2 di vario genere (due in realtà), l’intallazione del prodotto è piuttosto semplice e del tutto simile a quella vista per il dissipatore Noctua NH-U12S chromax.black.

STEP 1

Per poter installare il Noctua NH-D15 in primis dobbiamo preparare il nostro socket installando il sistema di ancoraggio SecuFirm 2; noi abbiamo effettuato questa operazione su una scheda madre Asus ROG Strix X570-E Gaming dotata di socket AM4, pertanto abbiamo, ovviamente, utilizzato il bracket per AMD.
Dunque per prima cosa rimuoviamo le due ancore di supporto già installate accanto al socket, quelle standard AMD, svitando le quattro viti presenti; lasciamo in posizione il backplate standard in quanto per installare il Noctua NH-D15 chromax.black su socket AMD necessitiamo del backplate originale.

STEP 2

Proseguiamo l’installazione posizionando gli spessori forniti all’interno della confezione in corrispondenza dei quattro fori di ancoraggio; scegliamo gli spessori del colore giusto in base al modello del socket della nostra scheda madre, se AM4, come nel nostro caso, utilizzeremo gli spessori grigi, altrimenti per socket precedenti, quelli bianchi.

STEP 3

A questo punto prendiamo le die ancore del sistema SecuFirm 2 adatte per sistemi AMD e andiamo a posizionarle in correspondenza dei fori, come illustrato nelle immagini sottostanti e sul manuale di instllazione rapida; l’operazione è semplice ed è praticamente impossibile sbagliarsi.
Fisssiamo il bracket con le quattro vitti a passo lungo presenti all’interno della confezione.

STEP 4

Una volta installato il supporto è giunta l’ora di applicare dun goccio di pasta termica sulla parte centrale dell’IHS del nostro processore; all’interno della scatola l’azienda ci fornisce l’ottima pasta termica Noctua NH-H1, una delle migliori in circolazione.
Posizioniamo un chicco di rispo al centro del dissipatore, il dissipatore ed il serraggio del sistema faranno in modo che la pasta si espanda in maniera uniforme su tutta la superficie del dissipatore.

STEP 5

Prima di poter installare l’heatsink e dunque ancorarlo al bracket SecuFirm 2, dobbiamo necessariamente rimuovere la ventola Noctua NF-A15 che troviamo in mezzo alle due torri; questa, infatti, impedisce all’heatsink di poter essere avvitato essendo in corrispondenza delle due viti adibite al serraggio del prodotto.

STEP 6

Posizioniamo dunque il dissipatore sopra il processore, facendo in modo che le due viti finiscano in corrispondenza dei due perni filettati presenti sul bracket; avvitiamo le viti di serraggio per bloccare l’heatsink.

STEP 7

Dunque ora è arrivato il momento di fare i conti con le ventole; in primis possiamo reinstallare, tramite i ganci di ancoraggio, la ventola centrale che va a posizionarsi tra le due torri, dopo aver fatto questa operazione dobbiamo vedere se possiamo installare la seconda ventola.

Il dissipatore, così come è installato ora, ovvero con una ventola sola, permette l’utilizzo di praticamente tutti i moduli ram presenti in commercio, anche con profili alti fino a 64mm; se i vostri banchi di ram hanno un profilo inferiore ai 32mm allora l’installazione della seconda ventola andrà a buon fine senza problemi, perché questa risulterà stare allineata a quella centrale, ma comuinque sopra il vostro banco di RAM.

Se però avete dei moduli di RAM con una altezza superiore ai 32mm l’azienda sconsiglia l’utilizzo della seconda ventola A MENO CHE voi non abbiate spazio a sufficienza all’interno del case per installare dissipatori con altezze superiori a 165mm.
In questo caso, infatti, è possibile installare la seconda ventola in maniera sfalsata rispetto a quella centrale, andando a spostare leggermente più in alto la seconda ventola, aumentando l’ingombro in altezza del prodotto, ma garantendo l’utilizzo di questa ventola in accoppiata con moduli di ram di dimensioni superiori a 32mm.

Di seguitoo riportiamo una immagine di tale installazione dove le ventole sono entrambe installate ma sfalsate, in altezza, tra di loro.

STEP 8 

Dopo aver installato una o due ventole, colleghiamo i connettori PMW alla scheda madre; in questo caso possiamo tranquillamente usare l’adattatore ad Y che ci consente di “accorpare” i due connettori in uno solo, che andrà ovviamente ad inserirse nell’apposito connettore “CPU FAN”.
Vi riconrdo che l’azienda offre anche due Low Noise Adaptor per le ventole, in grado di abbassare la rotazione massima delle ventole da 1500 a 1200rpm.

Spazi ed ingombri Noctua NH-D15 chromax.black

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Una volta installato il Noctua NH-D15 sembra ancora più grande di quanto non sia in realtà (e lo è )…davvero mastodontico sopra una scheda madre che mini-ATX non è, ed accanto ad una VGA come la XFX RX 5700 DD Ultra (della quale potete approfondire test ed informazioni nella recensione dedicata “ XFX Radeon RX 5700 DD Ultra – Recensione “) dalle dimensioni notevoli.

Per quanto riguarda gli spazi nei confronti della RAM, come abbiamo spiegato nel capitolo precedente e da come si evince dalle immaginio, abbiamo ampie possibilità di configurazione per fa r si che il dissipatore non vada ad intralciare le memorie, anche con entrambe le ventole installate, eventualmente in configurazione “sfalsata”

Dando uno sguardo, invece, lato PCIe l’azienda, a differenza di quanto dichiara con soluzioni più “compatte” come il Noctua NH-U12S, non da une piena compatibilità PCIe ovvero non assicura che l’installazione del prodotto lasci libera la prima porta PCIe immediatamente vicina al socket.

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Dalle immagini possiamo evincere che effettivamente se la vostra mainboard avesse uno slot classico PCIe posizionato vicino al socket, questo probabilmente diverrebbe inutilizzabile visto l’ingombro del dissipatore in questo senso.
Nel nostro caso, però, siccome la Asus ROG Strix X570-E Gaming presenta lo slot M.2 vicino al Socket, non abbiamo problemi nell’installare ne l’SSD M.2 e nemmeno la VGA nell’apposito slot PCIe x16, che è anche il primo a disposizione partendo dall’alto; tutto entra perfettamente.

Per quanto riguarda, invece, il lato in corrispondenza del pannello delle connessioni back I/O, la mascherina posteriore, l’heatsink risulta essere molto ravvicinato alla struttura della mainboard riportante logo e led, andando a sovrastare l’heatsink della mainboard atto al raffreddamento delle linee di alimentazione del processore.
L’installazione di una terza ventola in configurazione pull, in questo caso, probabilmente sarebbe possibile solo installando questa in modo sfalsato rispetto a quella centrale, sempre che lo spazio in altezza ce lo permetta (nel nostro caso essendo un banchetto non ci sarebbero grossi problemi).

In generale possiamo dire che l’ingobro è generoso ma l’azienda ha comunque pensato a tutto, soprattutto ad una buona compatibilità con i moduli di memoria; stupendo!

Test e performance Noctua NH-D15 chromax.black

Finalmente, dopo aver illustrato le specifiche tecniche, le immagini, gli step di installazione e gli ingombri del prodotto, possiamo paassare ad analizzare di prestazioni e dunque parlare di performance.

Abbiamo testato il prodotto confrontandolo con altri prodotti Noctua, in particolar modo il Noctua NH-U12s chromax.black, il Noctua NH-L9a-AM4 chromax.black (nonostante sia indirizzato ad un altro target di utilizzatori) ed il dissipatore stock che AMD fornisce insieme al processore AMD Ryzen 3700X, ovvero l‘AMD Wraith Prism. 

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Dalle immagini si può capire bene quali siano le dimensioni del Noctua NH-D15 e quanto sia diverso dalle altre soluzioni, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni di altezza che passano da 161mm dell’NH-D15 agli appena 37mm dell’NH-L9a-AM4, passando per i 158mm dell’NH-U12S (che risulta simile in altezza) ed il Wraith con 96mm.

Viste le premesse e le immagini ovviamente il paragone più interessante è tra il Noctua NH-D15 ed l’NH-U12S / Wraith Prism.

Sinceramente ci aspettavamo una differenza in prestazioni abissale….e così è stato, in alcuni ambiti…che scopriremo tra poco.

Il test è stato effettuato utilizzando i dissipatori con una scheda madre ASUS ROG Strix X570-E Gaming dotata di processore AMD Ryzen 3700X, il ttutto installato su di un case Thermaltake P3 aperto ad una temperatira ambiente di circa 16°C.

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I test dunque si sono svolti in primis con il sitema a riposo, dunque in IDLE, successivamente abbiamo lanciato CineBench R2.0 che porta l’utilizzo della CPU al 100% ma con un carico di elaborazione non estremo, questo test è stato indicato come “Mixel Load” ed è quello che si avvicina in maniera più veritiera ad un ambito gaming in quanto in fase di gioco la CPU può essere spinta al 100% del suo utilizzo (non spesso in realtà) ma difficilemente potrà raggiungere un carico di lavoro paragonabile a CineBench R20 e pertanto le sue temperature.
Infine abbiamo stressato la CPU in un Torture-Test tramite Prime95, tirando fuori il massimo delle performance e del consumo dalla CPU raggiungendo il picco massimo in quanto a temperature.

Tali test sono stati effettuati mantenendo in primis la funzione Precision Boost Overdrive (PBO) presente nella scheda madre Asus attiva, questo consente al processore AMD Ryzen 3700X di mantenere le frequenze di boost più a lungo, risultando di fatto un overclock automatico della CPU; successivamente abbiamo ripetuto i test impostando la voce “PBO” su “auto”, a completa discrezione del sistema.

Tali test sono, inoltre, stati effettuati lasciando la gestione delle ventole a completa discrezione del sistema, e quindi, anche questa volta, con la voce da bios impostata su Auto; in questo caso il sistema imposta una curva automatica di velocità di rotazione delle ventole in base ai carichi ed al calore registrato dal sistema in maniera del tutto automatica.

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Oltre a questi test, abbiamo utilizzato una pistola termica laser per prendere le temperature relative alla parte posteriore della CPU, dei VRM e dei capacitori che alimentano la CPU stessa; questi valori sono stati registrati nel momento di maggior stress per la CPU, durante il torture-test di prime95.

TEMPERATURE IDLE

Analizzando il grafico delle temperature con il sistema a riposo notiamo immediatamente come il valore relativo al Noctua NH-D15 sia già decisamente al di sotto delle altre soluzioni; l’NH-U12S fa registrare una tempeatura di 30/31 gradi mentre il’AMD Wraith ed il Noctua NH-L9a-AM4 si assestano intorno ai 42/43 gradi; l’NH-D15 addirittura 24 gradi. 

Non poco considerando che la CPU in quesat fase di testt si trova completamente a riposo.

TEMPERATURA MIXED LOAD

Avviando CineBench R20, in quella che noi chiamiamo situazione “Mixed Load”, portando il carico della CPU al 100%, la situazione risulta ancora ad appannaggio del Noctua NH-D15, ma con gap inferiore rispetto alla condizione IDLE.
In questo caso la temperatura registrata dal dissipatore oggetto di questo articolo è di 66 gradi (parliamo sempre di PBO attivo) contro i 70 del Noctua NH-U12S ed i 76 dell’AMD Wraith Prism; si può dunque notare come la differenza sia appena di quattro gradi nei confronti del “fratello minore” e 10 gradi (che iniziano ad essere un valore considerevole) nei confronti dell’AMD Wraith.
C’è da dire che siccome questa è la condizione che si avvicina di più all’ambito gaming possiamo evincere che, con un AMD Ryzen 3700X avente PBO attivo, tutte le soluzioni testate sono valide e non creano problema di thermal trhottling.
Ricordiamo però, che i test sono stati effettuati con una temperatura ambiente di circa 16°C e pertanto in estate tali valori sono destinati inesorabilmente ad aumentare, pertanto, è sconsigliabile (del tutto) acquistare un Noctua NH-L9a-AM4, ad esempio, per giocare se il vostro sistema può ospitare un Noctua con configurazione a torre.

TEMPERATURA FULL LOAD

Abbiamo dunque proseguito il test avviando prime95 in modalità Torture-Test, andando a spremere al massimo la nostra CPU così da portare al top le temperature della stessa.
In questa occasione ci aspettavamo immediatamente un divario che fosse molto marcato tra il Noctua NH-D15, viste le sue enormi dimensioni e le due grandi ventole da 140mm, rispetto alle altre soluzioni più contenute.
Guardando il grafico, invece, si evince come la temperatura rmassima (con PBO attivo) risulti si inferiore rispetto alle altre soluzioni ma non esageratamente inferiore; ci troviamo infatti con 76  gradi in Full Load (ottima temperatura) contro gli 81 del Noctua NH-U12S chromax.black, una bella differenza, ma non così grande come ci si aspettava. Le cose cambiano quando si compara questa soluzione con l’AMD Wraith Prism (iniziamo ad avere 10 gradi di differenza), e situazione neanche da paragonare con il Noctua NH-L9a-AM4, ovviamente.

TEMPERATURA VRM, CAPACITORI E BACK/CPU

Analizzando le temperature rilevate con il termometro laser possiamo notare come i valori del Noctua NH-D15 siano molto vicine a quelle dell’NH-U12S, questo sicuramente è merito della posizione delle ventole che in entrambi i prodotti sono posizionate trasversalmente, andando a soffiare su capacitori e VRM.

Dopo aver fatto questo test, dunque, ci siamo resi conto che i dissipatori, anzi, le ventole più precisamente, si comportavano in maniera molto diversa tra loro, ovvero il Noctua NH-D15 gestiva la temperatura di 74°C in Full Load con le ventole ad un regime ben lontano dal 100%, al contrario di tutte le altre soluzioni che raggiungevano e superavano gli 80 gradi con le ventole (singola per tutte le soluzioni) operanti al 100% della loro velocità.

TEMPERATURE NOCTUA NH-D15 CON VENTOLE AL 100%

Ci siamo così lanciati un un ulteriore test, ovvero la rilevazione delle temperature, in IDLE, Mixed Load e Full Load ma con le ventole operative al 100% della loro velocità.
Per fare questo siamo entrati nel bios della nostra Asus ROG Strix X570-E Gaming ed abbiamo impostato tramite il “Q-Fan” le ventole manualmente sul 100% della velocità di rotazione.
Automaticamente abbiamo ovviamente iniziato a sentire più rumore provenire dalle due grandi NF-F15 installate sul dissipatore, ma ttutto sommato il rumore prodotto era tollerabile e relativamente basso.

Questo test è stato dunque effettuato comparando il Noctua NH-D15 con il Noctua NH-U12S che è risultato, dai test precedenti, come il dissipatore dalle performance più vicine all’NH-D15; abbiamo dunque successivamente preparato i grafici comparando i risultati sia con ventole gestite automaticamente che impostate al 100%. I test sono stati condotti con PBO attivo.

TEMPERATURA IDLE FAN @ 100%

In IDLE la situazione registrata è quasi del tutto invariata, registiamo un calo ulteriore di 2 gradi per il Noctua NH-D15.

TEMPERATURA MIXED LOAD FAN @ 100%

Con un carico Mixed Load, quindi con CineBench R20, situazione assimilabile al gaming, notiamo un calo delle temperatire di circa tre gradi, passando da 66 a 63 gradi centigradi; tale valore è del tutto identico a quanto mostrato dal dissipatore AIO Arctic Liquid Freezer II 280.

TEMPERATURA FULL LOAD FAN @ 100 %

Il valore più sorprendete, però, lo rileviamo una volta lanciato Prime95 ed il suo Torture-Test.
Il Noctua NH-D15, con le ventole operanti al 100%, scende nuovamente di 3 gradi, passando dai 76 registrati mantenendo le ventole in configurazione AUTO, a 73 gradi; ovviamente il Noctua NH-U12S, in questo caso, ha nuovamente fatto registrare i suoi 77 gradi, a dimostrazione che anche con la ventola gestita automaticamente, questa venga utilizzata al massimo dei suoi giri.

NOCTUA NH-D15 VS ANTEC MERCURY RGB 360mm AIO (liquido)

Sorpresi dal risultato straordinario del Noctua NH-D15 chromax.black utilizzato con le ventole al 100%, ci siamo chiesti se un dissipatore ad aria di tale potenza potesse andare meglio, o peggio, di un dissipatore a liquido in kit AIO da ben 360mm che oscillasse nella fascia di prezzo dei 100/120€.

Abbiamo dunque testato, nelle medesime situazioni, anche l’Antec Mercury RGB 360mm AIO, impostando le ventole del radiatore in primis con gestione automatica e successivamente a pieno regime, sempre con PBO attivo.

noctua-nh-d15-vs-antec-mercury-rgb-360-full-ventole-100

I grafici parlano da soli; l’Antec Mercury RGB 360 ha fatto registrare una temperatura massima di 77°C sia con le ventole gestite automaticamente che manualmente al 100% (anche qui sintomo che le ventole anche se gestite automaticamente, quando la CPU è sotto stress, girano al massimo della loro capacità), mentre il Noctua, appunto, fa registrare 76 gradi con le ventole gestite automaticamente (regime inferiore al 100%) e 73 gradi con le ventole al 100%.
Dunque non solo il Noctua NH-D15 si rileva piu performante del kit a liquido Mercury RGB 360 di Antec, ma risulta essere più performante lui con le ventole gestite automaticamente e a regime inferiore (e quindi più silenziose) al 100% piuttosto che l’Antec con le ventole al 100%!!! Un portento.

Dunque quando andiamo sul sito internet del produttore e leggiamo la frase “The NH-D15’s successful formula of revalling the performance of all-in-one water coolers while mantaining superb quiteness of operation” non è una frase buttata li per fare pubblicità al prodotto e basta, è vera; per chi non conoscesse l’inglese, infatti, l’azienda asserisce che l’NH-D15 è in grado di rivaleggiare con kit a liquido AIO mantenendo una rumorosità inferiore….assolutamente vero.

Questo sistema dunque risultta essere l’ideale per tutti coloro che vogliono provare a cimentarsi anche nell’overclock; infatti mantenendo le ventole costantemente al 100% questo dissipatore ci sonsente di spingerci al di là di quanto un altro dissipatore (ad aria o AIO “economico”) ci possa consentire di fare, perché questi, ad un certo punto, non permetteranno una gestione ottimale della temperatura, che si sa, in fase di overclock aumenta a dismisura anche solo variando un pelo alcuni parametri, come frequenza e voltaggi annessi.

L’AMD Ryzen 3700X, come abbiamo avuto modo di testare e conoscere, ha dei limiti in fatto di overclock (salvo pratiche estreme con raffreddamenti ad azoto ecc…) e difficilmente consente di andare oltre i 4300/4350MHz anche overvoltando il sistema (motivo per il quale AMD stessa consiglia di lavorare sull’Infinity Fabric / FCLK e RAM) ma mantenendo il PBO attivo (o un overclock manuale a tali frequenze), magari in una estate come quella del 2019, dove si sono raggiunti e superati i 42°C in molte località italiane, un dissipatore come il Noctua NH-D15 ci permette di stare tranquilli senza ritrovarsi con una CPU che bolle a 90/93 gradi.

Con Intel il discorso diventa invece ancora più interessante proprio perché solitamente le CPU dell’azienda di Santa Clara hanno margini di overclock più ampi rispetto a quelli AMD e pertanto un dissipatore come l’NH-D15 può davvero fare la differenza.

Conclusioni sul Noctua NH-D15 chromax.black

pcgaming tech gold award

voto: 9/10

Se non fosse per un aspetto abbastanza importante, ovvero il prezzo di cui parleremo tra poche righe, il Noctua NH-D15 chromax.black sarebbe il primo prodotto recensito dalla nostra redazione ad aggiudicarsi un voto pieno, ma ci vediamo “costretti” ad assegnare un eccellente 9/10; ed è del tutto meritato.

Il Noctua NH-D15 non solo è un dissipatore dalle performance straordinarie ma è l’incarnazione della azienda stessa, quando guardiamo l’NH-D15 chromax.black stiamo guardando Noctua, una azienda che ha costruito sulla qualità eccellente, la cura dei minimi particolari, performance strepitose e prodotti d’elite, la sua immagine; Noctua è la Ferrari della dissipazione ad aria, c’è poco da dire.

l’NH-D15 non solo è mostrusamente grande e colossale, ma è dotato di specifiche ttecniche che vanno oltre la funzione di mero e proprio dissipatore; permette all’utente una perfetta configurazione di installazione e gestione delle ventole in base alla tipologia di RAM installate, grazie alla possibilità di installare in maniera sfalsata la seconda ventola Noctua NF-A15 da 140mm, permette all’utente una eventuale personalizzazione cromatica grazie a optional acquistabili separatamente, è installabile su praticamente tutte le schede madri presenti in commercio nel presente, nel passato e molto probabilmente anche nel futuro visto che con ogni probabilità l’azienda rilascerà un bracket SecuFirm 2 appositamente per il nuovo socket Intel LGA 1200.

Le performance, poi, non lasciano via di scampo; non ci sono indecisioni o valori “mediocri”, questo dissipatore fa il suo dovere e lo fa dannatamente bene.
Le temperature rimangono più basse di dissipatori tower dalle già ottime performance (vedi Noctua NH-U12S chromax.black) ma sfruttando solo una percentuale della rotazione delle ventole, se queste vengono spinte al massimo il divario diventa ancora superiore. Addirittura riusciamo a registrare performance migliori rispetto ad una soluzione a liquido AIO con radiatore da ben 360mm!

Abbiamo dunque parlato del Noctua NH-D15 chromax.black, delle sue straordinarie qualità e performance, ma non ci siamo ancora soffermato su un dettaglio abbastanza importante che ha leggermente infuenzato il nostro voto finale; il prezzo.
Il Noctua NH-D15 chromax.black è acquistabile su Amazon ad una cifra di 139,39€ al momento della pubblicazione di questo articolo; la cifra non è contenuta e tende a oscillare tra i 125/140€ circa, ed anche se siamo di fronte a probabilmente uno dei migliori, se non il miglior dissipatore ad aria presente in commercio, questo prezzo risulta tale a causa della sua variante cromatica.
Sicuramente il processo di colorazione dell’alluminio e del rame avrà dei costi per l’azienda, quindi un costo superiore è in parte giustificato, ma la differenza è comunque marcata.
Infatti il Noctua NH-D15 con colorazione standard (ovvero Alluminio / Marrone) viene su Amazon 89,90€, uuna differenza sensibile, per delle performance e delle caratteristiche del tutto identiche (è lo stesso prodotto, cambia il colore).

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