Overclock CPU Intel

Overclock CPU Intel

da | Dic 11, 2023 | 0 commenti

Overclock CPU Intel: come farlo correttamente e senza rischi, l’hardware necessario, i principali parametri da modificare ed i software da usare per i test sulle CPU Intel.

L’overclocking della CPU è una pratica che consiste nell’aumentare la frequenza di clock, e conseguentemente anche le prestazioni, andando a modificare determinati parametri di funzionamento principalmente dal bios della scheda madre e ultimamente anche da windows grazie ad alcuni software realizzati ad hoc. Nell’immaginario collettivo la pratica dell’overclocking della cpu del proprio computer è vista come pericolosa e non alla portata di tutti, ovvero riservata a smanettoni con competenze di informatica e di elettronica al di sopra della media; in questo articolo cercheremo di sfatare questo luogo comune dimostrando che anche l’utente meno esperto può approcciarsi all’overclocking ottenendo incrementi di prestazioni senza correre rischi di danneggiare il proprio hardware. A tale scopo forniremo le basi a tutti coloro si affacciano per la prima volta a questo mondo, nonché ulteriori conoscenze o conferme a chi si è già cimentato in questa pratica. Sebbene faremo riferimento a come overcloccare cpu intel, i concetti espressi saranno per lo più validi anche per l’overclock di CPU AMD.

Cosa occorre verificare prima di iniziare (solo per overclock cpu Intel)

Prima di iniziare, è necessario verificare se si dispone di tutto il necessario per essere abilitati alla pratica dell’overclocking. In altri termini bisogna verificare, per l’overclock di cpu intel, se sono soddisfatte alcune condizioni necessarie ma tuttavia non sempre sufficienti a raggiungere il risultato sperato. In concreto, prima di iniziare a overcloccare cpu intel, dobbiamo conoscere il modello della nostra CPU (oggetto di overclocking) e il modello di scheda madre sul quale è installata. Conoscere il modello esatto della nostra CPU è importante poichè non tutte le CPU di Intel sono overcloccabili a causa del moltiplicatore bloccato, invece il modello di scheda madre deve essere identificato per poter capire se siamo in possesso di un esemplare dotato di chipset di fascia alta con funzionalità avanzate che permettono di abilitare e gestire al meglio l’overclock della CPU e non solo.

Cpu Intel K e overclock

Se possedete una CPU AMD Ryzen questa avrà sicuramente il moltiplicatore sbloccato, se la vostra CPU invece è Intel bisogna accertarsi, come già accennato, che si tratti di un modello con il moltiplicatore sbloccato; i modelli di cpu Intel Core overcloccabili con moltiplicatore sbloccato sono facilmente identificabili in quanto le relative denominazioni devono terminare con il suffisso -K o -KF nel caso di modelli senza GPU integrata (I5 8600K, I7 8700K, I3 8350K, I5 9600K, I5 9700K, I9 9900K sono solo alcuni esempi). Putroppo Intel a differenza di AMD per motivazioni commerciali e soprattutto di marketing ha deciso di non rendere modificabile il moltiplicatore su tutte le proprie CPU, andando in questo modo a differenziare il prodotto offerto in base alla categoria di utenti. Venendo al modello di scheda madre, esistono modelli più o meno votati all’overclock rispetto ad altri, tuttavia quello a cui dobbiamo stare attenti in prima battuta è il nome del chipset. Per quanto riguarda le schede madri per cpu Ryzen con chipset AMD, tutti i chipset anche i più economici offrono funzionalità minime all’overclock della cpu permettendo di poter modificare i parametri principali, invece spostandoci sulle soluzioni di casa Intel bisogna stare attenti in quanto soltanto i chipset di fascia alta consentono l’overclock delle cpu Intel K, ovvero quelli il cui nome inizia con la lettera Z (ad esempio i più recenti Intel Z370 e Z390 previsti per CPU intel di ottava e nona generazione coffe lake e coffe lake refresh). 

Le informazioni di cui sopra vi torneranno utili anche nell’ottica di realizzare una nuova configurazione, ovvero nel momento in cui bisogna andare a scegliere i componenti da assemblare, pertanto alla luce di quanto detto sarebbe inopportuno accoppiare una scheda madre con chipset Z390 ad un processore Intel Core I5 9400F (ottima cpu per il gaming ma non overcloccabile), in quanto se da un lato la scheda madre offrirebbe numerose features per l’overclock ci troveremmo limitati dal modello CPU che presenta il blocco del moltiplicatore; viceversa sarebbe ancora più insensato installare un Intel I7 9700K o 9700KF, ad esempio, su una scheda madre con chipset Intel B365, poichè sebbene potenzialmente la CPU è abilitata all’overclock, la scheda madre non permetterebbe di gestirlo.

Frequenza base e frequenza turbo massima (Tecnologia Intel Turbo Boost)

Abbiamo constatato che il nostro PC da gaming AMD o Intel “overcloccabile”, come facciamo ad aumentare la velocità della nostra CPU? Dove iniziamo a intervenire? Prima di entrare nel BIOS della scheda madre e smanettare con i vari parametri che in un primo momento potrebbero sembrare simboli in lingua aramaica, è doveroso conoscere il proprio hardware non solo in termini di nomenclatura ma anche e soprattutto nelle specifiche di funzionamento. Prima di individuare i parametri da modificare per innalzare la frequenza di funzionamento della cpu, è opportuno conoscere le frequenze di funzionamento della CPU (frequenze di default o di fabbrica) prima del nostro intervento in overclock.

Le ultime CPU Intel core possono lavorare sia ad una frequenza di esercizio di default chiamata standard operante su tutti i core (es. 3.700MHz per I5-9600K, 3600MHz per I9-9900K) che a frequenze maggiori in modalità “turbo” grazie alla tecnologia Intel Turbo Boost che consente di innalzare in modo del tutto invisibile per l’utente le frequenze o di singoli core o di tutti i core della CPU qualora i carichi di lavoro lo richiedano (ad esempio un I5 9600K rispetto alla frequenza standard di 3.700MHz, in turbo mode o boost, può raggiungere 4.300 MHz su tutti i 6 core con utilizzo multithread e 4.600 MHz con utilizzo sul singolo core, invece un I9 9900K rispetto ai 3.600MHz di base, in boost, raggiungerà fino a 5.000 MHz su singolo core e 4.700MHz su tutti i core).

E’ importante non confondere le frequenze in turbo mode chiamate anche frequenze in boost dalle frequenze che andremo ad ottenere con l’overclocking, in quanto si tratta sempre di frequenze impostate dal produttore e quindi in specifica.

B_CLK, moltiplicatore e VCore: parametri fondamentali

Dopo queste doverose precisazioni utili soprattutto a chi si affaccia per la prima volta all’overclock, passiamo a descrivere i principali parametri sui quali bisogna intervenire per overcloccare la CPU, in modo da poter agire successivamente in modo più consapevole.

I core di una CPU lavorano ad una frequenza di esercizio (standard o turbo) determinata dal prodotto tra la frequenza B_CLK (che sarebbe il clock del bus) e il moltiplicatore, quindi ad esempio i 4 core di un I3 8350K raggiungeranno in turbo mode una frequenza di default pari a 4.000 MHz con un B_CLK pari a 100 MHz e un moltiplicatore 40x, invece i 6 core presenti su un I5 9600K in turbo mode lavoreranno ad una frequenza di default pari a 4300 MHz ottenuta con un B_CLK pari a 100Mhz e un moltiplicatore 43x.

Per poter overcloccare la CPU ovvero aumentare la frequenza di funzionamento la pratica corretta è quella di variare in aumento soltanto il moltiplicatore lasciando invariato il B_CLK a 100 MHz (a differenza che in passato laddove con i vecchi processori era proficuo puntare su un consistente aumento del bus clock e possibilmente diminuire il moltiplicatore per contenere l’aumento di frequenza finale). Quindi ad esempio l’overclock dell’I5 9600K su tutti i core può essere effettuato impostando il moltiplicatore ad un valore superiore (es. 50x se si punta a raggiungere i 5.0 GHz, 48x se si punta a raggiungere i 4.8Ghz , etc.). E’ possibile decidere di aumentare il moltiplicatore su su tutti i core della cpu in modo sincrono (ad es. impostando 50x in modo sincrono, tutti i core della CPU lavoreranno a 5.0Ghz), oppure singolarmente per ciascun core (ad es. si può impostare 52x per i primi due core e 48x per i restanti quattro). Sebbene il bios della scheda madre ci offra questa possibilità noi sconsigliamo fortemente di percorrere questa strada, e di puntare a overcloccare tutti i core della nostra CPU.

Inoltre bisogna sapere che la CPU funziona grazie alla tensione di alimentazione fornita dalla scheda madre la cui misura in volt tecnicamente viene denominata VCore, anch’essa assume una certa importanza nella pratica dell’overclocking. Il Vcore massimo a default per le CPU Intel di nona generazione è pari a 1,20 Volts, e anche questo parametro come visto per il B_CLK e il moltiplicatore deve essere modificato in aumento poichè in linea generale la cpu superati certi valori di frequenza ha bisogno di corrente supplementare per funzionare in modo stabile (cd. overvolt). Come vedremo meglio più avanti a VCore più elevati corrispondono temperature di esercizio più elevate e pertanto la pratica dell’overvolt dovrà essere effettuata con particolare attenzione e tenendo conto soprattutto della capacità di dissipazione termica del nostro sistema di raffreddamento.

Frequenza massima raggiungibile in overclock

La frequenza massima raggiungibile quando si overclocca una CPU è sempre un’ incognita in quanto non può essere conosciuta a priori in base al modello essa infatti può variare in funzione di diversi fattori che sono gli stessi da cui dipendono la buona riuscita o meno di un overclock.

Innanzitutto ogni CPU è diversa dall’altra anche a parità di modello per via delle imperfezioni nel processo produttivo e dalla diversa bontà del silicio presente in essa: noi abbiamo testato due esemplari di intel core I5 9600K che hanno risposto all’overclock in modo completamente diverso, infatti uno ci ha completamente delusi in quanto si è riusciti a portarlo al limite massimo 5.0 GHz con un consistente overvolt, l’altro esemplare invece è risultato molto fortunato in quanto raggiunge tranquillamente e in modo stabile i 5.0 GHz con un leggerissimo overvolt +0,025, ed è arrivato anche a 5,2 GHz con overvolt + 0,1v.

Un altro fattore importantissimo che influenza la riuscita di un overclock è dato dal dissipatore utilizzato per raffreddare la CPU. Un dissipatore economico come quello solitamente dato in dotazione con l’acquisto della CPU oppure aftermarket con un valore di poche decine di euro non consente di raggiungere buoni risultati in quanto insufficiente a smaltire in modo adeguato il maggior calore generato dalla CPU e conseguentemente a mantenere basse temperature di esercizio. Un dissipatore più prestante al contrario permette di contenere l’aumento di temperatura derivante sia dall’aumento di frequenza e soprattutto dall’eventuale overvolt.

vrm e fasi alimentazione

Infine gioca un ruolo non indifferente anche il modello di scheda madre utilizzato, infatti al di là delle funzionalità più o meno avanzate offerte dal chipset, è importante il sistema VRM + fasi di alimentazione implementato. I VRM acronimo di Voltage Regulator Module ovvero in parole povere sono dei moduli che si occupano di regolare la tensione e la corrente richiesta dalla CPU, le fasi di alimentazione invece (che esteticamente si compongono di condensatori, choke e mosfet raggruppati nella stessa zona del pcb della scheda madre vicino al socket della CPU) permettono l’effettivo trasferimento di potenza alla CPU. Maggiore è il numero delle fasi di alimentazione minore sarà il carico di potenza su ciascuno di essa, pertanto esplicando in modo estramemente semplicistico ma efficace se la cpu richiederà 100watt di potenza, in un sistema a 8 fasi avremo 12,5watt di carico su ciascuna fase rispetto ai 50 Watt di un sistema a 4 fasi di alimentazione. Il numero di fasi di alimentazione diventa quindi via via più importante all’aumentare della richiesta di di corrente della CPU, pertanto l’overclock di un I5-9600K con 6 core e 6 thread rispetto a quello di un I9-9900K sarà meno esigente e sarà più facile da effettuare anche su schede madri meno blasonate.

E’ importante stabilire un ordine di priorità, infatti con una CPU “sfortunata” difficilmente potremmo ottenere buoni risultati anche in presenza di un buon dissipatore e di una buona scheda madre, pertanto in ordine decrescente di importanza abbiamo:

  • bontà del silicio
  • efficacia del sistema di dissipazione
  • buon sistema VRM + fasi di alimentazione

Solo se vengono soddisfatti tutti e tre i requisiti appena elencati possiamo ottenere il massimo dalla nostra CPU.

Programmi per overclock CPU Intel (monitoraggio parametri , diagnostica e benchmark)

Strumento indispensabile per un overclocker è una raccolta di software volta sia a monitorare i principali parametri di funzionamento della CPU (frequenze, voltaggi, temperatura, velocità delle ventole, etc…) che testare la stabilità del sistema overcloccato mediante degli stress-test che mettono a dura prova la CPU, sotto overclock, facendole eseguire set di istruzioni complesse in modo da poter testare se la CPU è realmente stabile anche alle maggiori frequenze.

Per quanto riguarda il monitoraggio del sistema i programmi che vi consigliamo di scaricare, prima di iniziare a cimentarvi nella pratica dell’overclocking, sono CPUz per il controllo delle frequenze di bus del moltiplicatore e del vcore, CoreTEMP per il monitoraggio delle temperature dei core della CPU (questo consente anche di impostare determinati alert al superare di una certa soglia preimpostata), invece per quanto riguarda i programmi per testare la stabilità del sistema consigliamo di lanciare PRIME95 oppure in alternativa OCCT (overclock checking tool).

Overclocking e aumento di prestazioni nei giochi

Overclock e gaming

L’aumento di clock della frequenza della cpu quanto può giovare in termini velocistici nell’esecuzione di un videogioco? La risposta dipende principalmente dalla potenza della scheda video utilizzata e/o dalla risoluzione del monitor utilizzata (Full hd, 2k, 4k), e dall’applicazione di filtri (per esempio antialiasing o anisotropo)

Per quanto riguarda l’accoppiata CPU della scheda video, si possono verificare 3 ipotesi:

Sistema cpu-scheda video bilanciato: CPU e scheda video sono più o meno bilanciate, assenza totale di collo di bottiglia (bottleneck), pertanto nella renderizzazione dei frame lavorano pressoché di pari passo, e nessuno dei due componenti e limitato dall’altro in modo rilevante. L’overclock della CPU porterà ad un incremento di prestazioni marginale decrescente, ciò significa che all’aumentare della frequenza le prestazioni aumenteranno sempre di meno a meno di non overcloccare anche la scheda video.

bottleneck

Bottleneck della CPU: processore e scheda video non sono perfettamente bilanciate, poiché la scheda video è di fascia alta mentre la CPU è un modello obsoleto o entry level (ad esempio un intel i5 4670k affiancato ad una Geforce RTX2080Ti), in questo caso la potenza della scheda video non sarà pienamente sfruttata poichè questa sarà limitata dalla cpu. Avremo una situazione tipica di bottleneck derivante dalla CPU, in cui la CPU lavora al 100% e la scheda video sarà sottoutilizzata rispetto al suo potenziale. E’ questo il caso in cui l’overclock della CPU si rivela più proficuo, infatti in tal modo il collo di bottiglia andrà sempre più ad assottigliarsi con l’aumentare delle frequenze e le prestazioni aumenteranno notevolmente.

Bottleneck della scheda video: processore e scheda video non sono bilanciate, ma stavolta il collo di bottiglia proviene dalla scheda video che non riesce a tenere il passo della CPU nella renderizzazione dei frame (per esempio un I5 9600K accoppiato ad una Nvidia Geforce GTX 1050). La GPU della scheda video sarà perennemente al 100% in full load, invece la CPU lavorerà al di sotto del suo potenziale, renderizzando così un minor numero di frame. In questo caso l’overclock della CPU sarà completamente inutile a ottenere vantaggi nei videogiochi.

Un altro fattore importante che condiziona la resa dell’overclock e della cpu in generale nei videogiochi è la risoluzione del monitor adottata. L’importanza della frequenza della CPU e conseguentemente anche i vantaggi ottenibili da un overclock della stessa si riducono all’aumentare della risoluzione del monitor, poichè a parità di frame da renderizzare, il carico di lavoro finisce per spostarsi dalla cpu alla scheda video, infatti a prescindere dalla risoluzione, i compiti che la cpu dovrà eseguire non cambieranno, viceversa la gpu e la memoria della scheda video saranno più stressati. Passando da un estremo all’altro ovvero da FullHD a 4K, il numero di frame si ridurrà drasticamente a prescindere dalla CPU utilizzata, ad esempio mentre a parità di scheda video in FullHD passando da un I3 ad un I7 avremo un aumento di prestazioni rilevante (anche il +50% di fps), in 4K con alcuni titoli sono state riscontrate differenze minime (intorno al +5%).

Infine vien da sè che analogamente a quello che accade con l’aumento della risoluzione, anche l’applicazione di filtri soprattutto in misura spinta determina uno spostamento del carico di lavoro dalla CPU alla scheda video, pertanto in questo caso l’aumento di prestazioni derivante dall’overclock della CPU tende a diminuire.

Tutto quello che abbiamo detto è confermato dal fatto che quando si vogliono misurare le prestazioni di una cpu in ambito gaming, i benchmark più significativi sono quelli fatti in FullHD, decisamente meno quelli in 2K, completamente irrilevanti in 4K. L’importanza della CPU nel gaming rappresenta il motivo per il quale le CPU intel sono ancora avanti rispetto alle soluzioni di AMD, questo vantaggio di Intel derivante da frequenze e IPC più alti rispetto alle soluzioni Ryzen viene messo in risalto sopratutto giocando in full HD e si assottiglia passando al 2k fino a scomparire in 4k.

 

Scelta dei componenti in funzione dell’overclock

Coerentemente a quanto detto fin’ora, possiamo concludere fornendo dei consigli o linee guida a tutti coloro i quali intendessero dedicarsi all’overclock ripartendo con una configurazione completamente ex novo. I componenti importanti per la buona riuscita dell’overclock su cui soffermarsi sono i seguenti:

  • alimentatore: consigliamo di non risparmiare su questo componente, in quanto nel fornire corrente al sistema soprattutto in condizioni di overclock deve garantire una certà stabilità, obbligatorio un esemplare modulare e con certificazione 80 Gold o meglio ancora Platinum.
  • case: anche la scatola dentro la quale andremo a installare il tutto, ha la sua importanza, soprattutto in termini di flusso d’aria (airflow) e spazio a disposizione per poter montare i radiatori dei dissipatori a liquido o anche dissipatori ad’aria di grandi dimensioni soprattuto in altezza. Per questi motivi consigliamo l’acquisto di case che abbiano il pannello frontale meshato per l’immissione di aria fresca dall’esterno e che consentano l’installazione di dissipatori AIO con radiatori a partire da 240mm in su e/o di montare dissipatori ad aria con altezza da 165mm a salire.
  • scheda madre: lo abbiamo già detto, questo è un componente fondamentale e la scelta di questa deve tener conto del chipset (obbligatoriamente Intel Z390 se vogliamo acquistare piattaforma Intel, consigliamo invece AMD X570 nel caso in cui decideste di optare per AMD), ma anche delle funzionalità aggiuntive offerte rispetto ad un modello “base” destinato ad uso non overclock, quali ad esempio un bios ricco di impostazioni avanzate per l’overclock di cpu e memoria ram, un sistema di alimentazione ad elevato numero di fasi.
  • cpu: le prestazioni della singola cpu in overclock non possono essere conosciute in anteprima, quindi va a fortuna, però se da un lato c’è molta alea in merito ai margini del singolo esemplare rispetto ad un altro con riferimento allo stesso modello, dall’altro si sa che un modello di cpu sale in overclock di più rispetto ad un altro modello. Ad esempio i processori Intel della 9° generazione -K, sono molto più overcloccabili rispetto ai processori Ryzen 3000 di AMD che già di fabbrica presentano frequenze vicine al limite fisico. Come già detto nell’articolo nell’acquisto di cpu intel è necessario acquistare un modello K, ovvero con moltiplicatore sbloccato.
  • dissipatore: una cpu overcloccata ancor di più se overvoltata genera un calore notevole, temperature della cpu più alte non fanno bene e non consentono di spingersi ulteriormente nell’overclock, pertanto la scelta del dissipatore è da fare in modo consapevole. Esistono due tipi di dissipatori: ad aria e a liquido. I primi hanno il vantaggio di essere eterni e semplici di installare, tuttavia al meno di non prendere modelli cd. a torre di generosi dimensioni con doppia ventola, è preferibile optare per una soluzione a liquido All in one (AIO) che a differenza dei sistemi a liquido tradizionali non richiede nessuna manutenzione e presenta anche una certa facilità nell’installazione.

 

Come overcloccare CPU intel (esempio pratico)

Alla luce delle considerazioni fatte fin’ora, procediamo ad effettuare un overclock di CPU Intel, nello specifico effettueremo l’overclock di un Intel I5 9600-KF (versione dotata di moltiplicatore sbloccato e sprovvista di grafica integrata) su scheda madre Asus ROG e dissipatore a liquido all-in-one.

Nel dettaglio i componenti determinanti per la risucita dell’overclock dell’ i5 9600-KF che sono stati utilizzati:

  • Alimentatore Seasonic Focus da 750watt (con certificazione 80 Gold)
  • Case Corsair SPEC-05
  • Scheda madre ASUS ROG STRIX Z390-E GAMING (buona scheda madre con 10 fasi di alimentazione e dotata di un bios che consente di modificare moltissimi parametri)
  • CPU Intel I5 9600-KF
  • Dissipatore AIO Arctic Liquid Freezer II 240mm

La CPU in questione, un Intel I5 9600KF, presenta una frequenza operativa standard di 3.7GHz (100Mhz x 37) e una frequenza in boost su tutti i core da specifiche intel pari a 4.3GHz (con moltiplicatore 43), pertanto possiamo aumentare il moltiplicatore iniziando da 48 in modo da portare la frequenza in boost su tutti i core da 4.300 MHz a 4.800 Mhz ottenenendo un incremento di ben 500Mhz. Per far ciò abbiamo bisogno di accedre al bios della scheda madre per modificare le impostazioni del moltiplicatore. Per far ciò premiamo il tasto CANC in fase di boot prima ancora dell’avvio di Windows.

Una volta entrati nel bios della ASUS ROG Strix Z390E clicchiamo nel tab dedicato all’overclock cpu intel “AI TWEAKERS” dove andremo a impostare l’overclock su tutti i core con moltiplicatore a 48x come si evince dalla schermata:

bios asus rog

Dopo di ciò clicchiamo su Exit e su Save changes and reset per riavviare il PC con le nuove impostazioni. Bene, Windows si è avviato a questo punto lanciamo i programmi CPU-z, CoreTEMP e testiamo la nostra cpu intel i5 overcloccata mettendola sotto stress con il test “blend” di Prime95. Durante l’esecuzione del test come possiamo notare dalle schermate seguenti, CPU-z ci rileva una frequenza di 4.800 MHz su tutti e sei i core e Coretemp una temperatura media pari a 56 gradi celsius.

coretemp oc
cpuz oc

A questa frequenza non è stato necessario aumentare il Vcore che è rimasto come si vede da cpu-z a 1.81v. Nel caso in cui decidessimo di osare con l’aumento di clock ulteriormente, impostando un moltiplicatore più alto es. 50x, molto probabilmente per mantenere il sistema stabile sarà necessario effettuare un overvolt e agire altri parametri avanzati come l’offset AVX o il Load Line Calibration (LLC) che approfondiremo in un secondo articolo.

 

Considerazioni finali su come overcloccare CPU intel

E’ possibile riassumere in estrema sintesi le principali linee guida per l’overclock cpu intel:

  • Dotarsi di una CPU -K (con moltiplicatore sbloccato) e di una scheda madre con chipset Intel -Z (che fornisce tutte le funzionalità per la gestione dell’overclock della CPU intel -K) e con un discreto numero di fasi di alimentazione.
  • Accertarsi che il sistema di dissipazione sia idoneo e adeguato a contenere entro certi limiti l’incremento di temperatura subito dalla cpu in regime di overclock e soprattutto di overvolt.
  • Creare un adeguato ricircolo d’aria (airflow) all’interno del vostro case mediante l’installazione di ventole in immissione nel pannello frontale e in estrazione sul tetto e nel retro.
  • Non sottovalutare la bontà dell’alimentatore dell’intero sistema e sostituirlo nel caso in cui il modello in vostro possesso sia molto economico.
  • Installare i principali software dedicati al monitoraggio delle frequenze e della temperatura della CPU, nonchè i vari benchmark e stress-test per verificare la stabilità del sistema overcloccato.
  • I risutati ottenibili dall’overclock non sono per tutti uguali e dipendono oltre che dalla bontà del sistema di alimentazione e di dissipazione soprattutto dalla bontà del silicio del singolo esemplare (fattore aleatorio).

Prossimamente pubblicheremo un articolo-guida a taglio più pratico che vi consentirà di approfondire le competenze fin qui acquisite e di poter effettuare overclock decisamente più spinti (ad esempio spingere un i5-9600KF fino a 5.2GHz!!), nel frattempo vi invitiamo a fare delle prove seguendo i nostri consigli e farci sapere nei commenti: saremo pronti a rispondervi e a darvi un aiuto se sarà necessario. Se volete conoscere QUALI SONO I PROCESSORI INTEL DI ULTIMA GENERAZIONE vi invitiamo a leggere questo articolo sempre aggiornato sulle ultime CPU Intel del momento.

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